Il lavoro commenta una sentenza del Tar Lombardia che propone un test stringente di proporzionalità per gli atti di programmazione territoriale che ostacolano le attività economiche, come i divieti di insediare medie o grandi strutture di vendita in determinate zone. Se l’ente non dimostra che le misure sono necessarie per tutelare esigen- ze imperative di interesse generale, opera l’abrogazione prevista dalle norme di “liberalizzazione” degli ul- timi anni. Questa interpretazione, oltre ad accentuare l’apertura concorrenziale del mercato, potrebbe indurre un mutamento anche nei tratti più tradizionali della programmazione territoriale.
La programmazione territoriale e le norme di liberalizzazione
FONDERICO, GIULIANO
2014-01-01
Abstract
Il lavoro commenta una sentenza del Tar Lombardia che propone un test stringente di proporzionalità per gli atti di programmazione territoriale che ostacolano le attività economiche, come i divieti di insediare medie o grandi strutture di vendita in determinate zone. Se l’ente non dimostra che le misure sono necessarie per tutelare esigen- ze imperative di interesse generale, opera l’abrogazione prevista dalle norme di “liberalizzazione” degli ul- timi anni. Questa interpretazione, oltre ad accentuare l’apertura concorrenziale del mercato, potrebbe indurre un mutamento anche nei tratti più tradizionali della programmazione territoriale.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Fonderico_programmazione territoriale e norme di liberalizzazione.pdf
non disponibili
Tipologia:
Versione dell'editore
Licenza:
Accesso chiuso-personale
Dimensione
117.79 kB
Formato
Adobe PDF
|
117.79 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.