L’Unione Europea sta plasmando ambiziosamente il futuro digitale globale attraverso un corpus normativo senza precedenti – dal Regolamento generale sulla protezione dei dati (DGPR) all’AI Act, passando per il Digital Services Act (DSA), e il Digital Markets Act (DMA). Questo articolo analizza criticamente questa strategia, posizionandola al crocevia tra la protezione dei diritti umani fondamentali nell'era digitale, la costruzione di una sovranità tecnologica autentica e la competizione geopolitica, esaminando le tensioni intrinseche tra regolazione stringente e innovazione competitiva, tra ambizione normativa globale e dipendenze tecnologiche critiche, e tra principi etici elevati e complessità implementativa. Si sostiene che il successo dell’Ue dipenderà dalla creazione di un ecosistema virtuoso che unisca enforcement rigoroso, investimenti strategici, cooperazione internazionale basata su valori e un monitoraggio accademico e civile costante. La posta in gioco è definire se il dominio digitale sarà governato da logiche di profitto e controllo illimitati o da un paradigma umano-centrico che salvaguardi democrazia e diritti fondamentali.

L’Unione europea come architetto della governance digitale globale: diritti umani, sovranità tecnologica e la sfida epocale dell'intelligenza artificiale

marco marsili
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Abstract

L’Unione Europea sta plasmando ambiziosamente il futuro digitale globale attraverso un corpus normativo senza precedenti – dal Regolamento generale sulla protezione dei dati (DGPR) all’AI Act, passando per il Digital Services Act (DSA), e il Digital Markets Act (DMA). Questo articolo analizza criticamente questa strategia, posizionandola al crocevia tra la protezione dei diritti umani fondamentali nell'era digitale, la costruzione di una sovranità tecnologica autentica e la competizione geopolitica, esaminando le tensioni intrinseche tra regolazione stringente e innovazione competitiva, tra ambizione normativa globale e dipendenze tecnologiche critiche, e tra principi etici elevati e complessità implementativa. Si sostiene che il successo dell’Ue dipenderà dalla creazione di un ecosistema virtuoso che unisca enforcement rigoroso, investimenti strategici, cooperazione internazionale basata su valori e un monitoraggio accademico e civile costante. La posta in gioco è definire se il dominio digitale sarà governato da logiche di profitto e controllo illimitati o da un paradigma umano-centrico che salvaguardi democrazia e diritti fondamentali.
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