L’articolo si concentra su tre saggi che fanno dell’opera di Proust, Austen e Leopardi uno strumento utile alla realizzazione personale. In sede d’analisi, i testi di de Botton, Deresiewicz e D’Avenia sono intesi come indicatori di una logica culturale che concepisce le opere del passato come dei serbatoi da cui trarre rassicurazioni e indicazioni etiche. Questo approccio, quando trova un riflesso in ambito scolastico, rimuove ogni ambivalenza interpretativa e frammenta la comunità ermeneutica: se il testo diventa uno strumento cognitivo, la classe impara a leggerlo selezionando nozioni contestuali spendibili nel quotidiano. Dopo un rapido confronto con i libri di de Botton e Deresiewicz, l’articolo si concentra sul saggio di D’Avenia riflettendo su questioni pedagogiche.
Eccessi di lettura? Sulla mercificazione di alcuni classici
Marco Fontana
2024-01-01
Abstract
L’articolo si concentra su tre saggi che fanno dell’opera di Proust, Austen e Leopardi uno strumento utile alla realizzazione personale. In sede d’analisi, i testi di de Botton, Deresiewicz e D’Avenia sono intesi come indicatori di una logica culturale che concepisce le opere del passato come dei serbatoi da cui trarre rassicurazioni e indicazioni etiche. Questo approccio, quando trova un riflesso in ambito scolastico, rimuove ogni ambivalenza interpretativa e frammenta la comunità ermeneutica: se il testo diventa uno strumento cognitivo, la classe impara a leggerlo selezionando nozioni contestuali spendibili nel quotidiano. Dopo un rapido confronto con i libri di de Botton e Deresiewicz, l’articolo si concentra sul saggio di D’Avenia riflettendo su questioni pedagogiche.I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.