Appalti e filiere: se tutti guardano al contratto collettivo nazionale chi guarda (davvero) alla retribuzione giusta?

Trib. Milano, sent., 11 dicembre 2023 - Est. Eleonora Palmisani - X c. Y S.r.L. Retribuzione – Contratto di appalto – Filiera - Contrattazione collettiva nazionale – Responsabilità solidale tra committente e appaltatore. Ai fini dell’individuazione della soglia retributiva minima ai sensi dell’art. 36 Cost. per un lavoratore socio di una cooperativa adibito in un appalto il giudice deve tener conto, ai sensi dell’art. 3, comma 1, L. n. 142 del 2001 che impone di riconoscere una retribuzione non inferiore a quella prevista dalla contrattazione collettiva nazionale del settore o categoria affine il giudice deve tenere conto de: (i) l’oggetto sociale della cooperativa; (ii) il suo codice Ateco; (iii) il regolamento interno; (iv) l’oggetto del contratto di appalto; e (v) la prestazione lavorativa svolta. Nel caso gli elementi non coincidano ben può il giudice dichiarare il diritto del lavoratore alla retribuzione prevista da un altro CCNL rispetto a quello applicato dalla cooperativa appaltatrice più coerente con la prestazione oggettivamente svolta.