Se negli ultimi anni si è assistito a una generale riscoperta delle donne artiste, non altrettanto è avvenuto per le storiche dell’arte italiane che hanno percorso la vicenda intellettuale del Novecento. In occasione di questo convegno ho voluto ricordare la figura di Maria Luisa Ferrari, nata a Cremona nel 1929. Di lei manca persino una voce nello sconfinato mondo di internet che ne tramandi la biografia e gli importanti studi, a partire dalla tesi di laurea, discussa a Pavia con Edoardo Arslan nel 1954, su Giovan Pietro da Cemmo, edita a Milano due anni dopo. Per l’occasione pubblico alcuni passaggi inediti della corrispondenza con il suo primo maestro, da cui emergono con evidenza i giochi di forza e le “guerre di religione” tra le varie scuole di storici dell’arte. Il mio intervento è dedicato alle vicende umane e professionali della studiosa e all’importanza fondamentale, per quegli anni e in prospettiva futura, del suo lavoro.
Tra Arslan e Longhi. La Lombardia di Maria Luisa Ferrari
Beatrice Tanzi
2022-01-01
Abstract
Se negli ultimi anni si è assistito a una generale riscoperta delle donne artiste, non altrettanto è avvenuto per le storiche dell’arte italiane che hanno percorso la vicenda intellettuale del Novecento. In occasione di questo convegno ho voluto ricordare la figura di Maria Luisa Ferrari, nata a Cremona nel 1929. Di lei manca persino una voce nello sconfinato mondo di internet che ne tramandi la biografia e gli importanti studi, a partire dalla tesi di laurea, discussa a Pavia con Edoardo Arslan nel 1954, su Giovan Pietro da Cemmo, edita a Milano due anni dopo. Per l’occasione pubblico alcuni passaggi inediti della corrispondenza con il suo primo maestro, da cui emergono con evidenza i giochi di forza e le “guerre di religione” tra le varie scuole di storici dell’arte. Il mio intervento è dedicato alle vicende umane e professionali della studiosa e all’importanza fondamentale, per quegli anni e in prospettiva futura, del suo lavoro.File | Dimensione | Formato | |
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