Ambienti di apprendimento in presenza e a distanza e autonomia dello studente: due corsi di intercomprensione a confronto

Gli sviluppi tecnologici in ambito educativo e la recente spinta alla didattica a distanza nelle varie modalità possibili (sincrona, asincrona, ibrida, distribuita, ecc.) alimentano la discussione su come gli approcci e i metodi tradizionalmente utilizzati debbano essere adattati, integrati e riformulati a favore delle nuove modalità di apprendimento. In particolare, ciò che ha caratterizzato la didattica negli ultimissimi anni, e che risulta essere anche il caso specifico dello studio presentato in questo articolo, è la modalità di apprendimento a distanza che prevede lezioni svolte in sincrono. Il nostro contributo nasce proprio dall’esigenza, oltre che dall’interesse, di riflettere sulle trasformazioni attuate per comprendere quali siano i vantaggi e le criticità da considerare per migliorare la progettazione didattica dei corsi a venire. Verranno messi a confronto gli ambienti di apprendimento di due corsi di intercomprensione da noi realizzati aventi grossomodo le stesse caratteristiche (stessa docente, stesso approccio, stessi obiettivi, stesso test finale) tranne che per il fatto di essere svolti uno in presenza e uno on line. Considerata la natura dei processi implicati nell’intercomprensione linguistica, si ritiene che il passaggio dalla modalità in presenza a quella a distanza possa rappresentare una variabile particolarmente influente nel determinare gli esiti di apprendimento.