L’articolo è concentrato su alcuni aspetti della disciplina nazionale del pubblico impiego e, in particolare, della dirigenza e dei suoi rapporti con i titolari politici degli uffici di vertice delle amministrazioni ministeriali. Il rapporto tra uffici politici e burocratici è visto principalmente nella prospettiva del disegno e dei processi di attuazione delle riforme amministrative. La prima parte dell’articolo cerca di focalizzare il significato della distinzione tra uffici politici e burocratici nell’organizzazione amministrativa. La seconda esamina le forme di collegamento tra queste due specie di uffici, sotto il profilo organizzativo e funzionale. La terza affronta il modo in cui la distinzione tra i due uffici rilevi per i processi di riforma dell’amministrazione evidenziando l’incidenza di strutture procedimentali aperte, non strettamente sequenziali. Le conclusioni suggeriscono alcune possibili riformulazioni delle tecniche di distinzione tra gli uffici e l’esigenza di un maggiore coordinamento tra gli aspetti organizzativi e il disegno delle funzioni e dei procedimenti per dare più spazio all’innovazione nel rispetto delle esigenze di controllo tipiche degli apparati amministrativi. Sebbene la tematica sia dunque d’interesse essenzialmente per gli studiosi del diritto nazionale, l’articolo tenta di collocare la trattazione nell’ambito degli studi internazionali di economia e sociologia delle organizzazioni pubbliche.
Politici e burocrati nell’attuazione delle riforme amministrative
FONDERICO, GIULIANO
2010-01-01
Abstract
L’articolo è concentrato su alcuni aspetti della disciplina nazionale del pubblico impiego e, in particolare, della dirigenza e dei suoi rapporti con i titolari politici degli uffici di vertice delle amministrazioni ministeriali. Il rapporto tra uffici politici e burocratici è visto principalmente nella prospettiva del disegno e dei processi di attuazione delle riforme amministrative. La prima parte dell’articolo cerca di focalizzare il significato della distinzione tra uffici politici e burocratici nell’organizzazione amministrativa. La seconda esamina le forme di collegamento tra queste due specie di uffici, sotto il profilo organizzativo e funzionale. La terza affronta il modo in cui la distinzione tra i due uffici rilevi per i processi di riforma dell’amministrazione evidenziando l’incidenza di strutture procedimentali aperte, non strettamente sequenziali. Le conclusioni suggeriscono alcune possibili riformulazioni delle tecniche di distinzione tra gli uffici e l’esigenza di un maggiore coordinamento tra gli aspetti organizzativi e il disegno delle funzioni e dei procedimenti per dare più spazio all’innovazione nel rispetto delle esigenze di controllo tipiche degli apparati amministrativi. Sebbene la tematica sia dunque d’interesse essenzialmente per gli studiosi del diritto nazionale, l’articolo tenta di collocare la trattazione nell’ambito degli studi internazionali di economia e sociologia delle organizzazioni pubbliche.File | Dimensione | Formato | |
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