Nell’ambito della riscoperta di materiali e tecnologie storico-tradizionali [1] assume particolare rilievo l’utilizzo di terre crude grazie alla loro compatibilità con i materiali storici e sostenibilità ambientale. Questo lavoro parte dallo studio di campioni storici in terra cruda stabilizzata con calce e lavorata a pisé provenienti da una raffineria di zucchero del XVI sec. vicino Marrakech [2]. La composizione mineralogica ha mostrato la presenza di attapulgite, in grado di ritenere alti contenuti di umidità, e di prodotti di idratazione dovuti a reazione di tipo pozzolanico tra la calce e l’argilla. La presenza di attapulgite potrebbe aver favorito l’idratazione garantendo il giusto grado di umidità del sistema nel clima secco di Marakech. In un ottica di “reverse engineering”, sono stati realizzati modelli in terra cruda con e senza attapulgite. Grazie ad analisi XRD, TG-DSC, FT-IR, SEM-EDX su campioni a diversi tempi di maturazione si è osservata la reattività del sistema [3]. I modelli preparati sono stati caratterizzati attraverso prove di imbibizione d’acqua, analisi porosimetriche e meccaniche, che hanno evidenziato una connessione tra proprietà meccaniche e idratazione/ carbonatazione del sistema. I modelli sono stati utilizzati per valutare gli effetti del consolidamento con TEOS [4], mostrando dei buoni risultati in relazione al grado di penetrazione del consolidante.

La terra cruda a Pisé: dal manufatto storico al modello di laboratorio

RICCI, GIULIA;FALCHI, LAURA;PIROLANDI, LAURA;IZZO, Francesca Caterina;BALLIANA, Eleonora;ZENDRI, Elisabetta
2014-01-01

Abstract

Nell’ambito della riscoperta di materiali e tecnologie storico-tradizionali [1] assume particolare rilievo l’utilizzo di terre crude grazie alla loro compatibilità con i materiali storici e sostenibilità ambientale. Questo lavoro parte dallo studio di campioni storici in terra cruda stabilizzata con calce e lavorata a pisé provenienti da una raffineria di zucchero del XVI sec. vicino Marrakech [2]. La composizione mineralogica ha mostrato la presenza di attapulgite, in grado di ritenere alti contenuti di umidità, e di prodotti di idratazione dovuti a reazione di tipo pozzolanico tra la calce e l’argilla. La presenza di attapulgite potrebbe aver favorito l’idratazione garantendo il giusto grado di umidità del sistema nel clima secco di Marakech. In un ottica di “reverse engineering”, sono stati realizzati modelli in terra cruda con e senza attapulgite. Grazie ad analisi XRD, TG-DSC, FT-IR, SEM-EDX su campioni a diversi tempi di maturazione si è osservata la reattività del sistema [3]. I modelli preparati sono stati caratterizzati attraverso prove di imbibizione d’acqua, analisi porosimetriche e meccaniche, che hanno evidenziato una connessione tra proprietà meccaniche e idratazione/ carbonatazione del sistema. I modelli sono stati utilizzati per valutare gli effetti del consolidamento con TEOS [4], mostrando dei buoni risultati in relazione al grado di penetrazione del consolidante.
2014
XXV Congresso Nazionale della Società Chimica Italiana - Atti del Congresso
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