L’articolazione dei substrati litologici e dei relativi suoli presenti sui Colli Euganei (ARPAV, 2012), la ricchezza floristica (Masin, Tietto,2005; Villani et al., 2003), e la conseguente ricchezza di cenosi vegetali (Lorenzoni, 1968; Buffa et al., 2010) rendono l’area euganea particolarmente interessante. La sua condizione di isolamento all’interno della Pianura Veneta ne esalta la valenza biogeografia e sottolinea l’importanza degli interventi di tutela. Nel 2010 (Villani et al.) fu affrontato il tema delle formazioni erbose secche, soprattutto in un’ottica ecologica. Scopo del presente contributo è approfondire il tema delle praterie a Bromus erectus in termini sincorologici. Tali cenosi si sviluppano nel settore meridionale dei Colli Euganei, su substrati calcareo marnosi. Se la condizione di isolamento dell’area di studio è particolarmente evidente per quanto riguarda le vegetazioni che si sviluppano su substrati vulcanici, non altrettanto si può dire per le cenosi legate ai substrati calcareo marnosi per i quali si possono osservare affioramenti in direzione dei Colli Berici. è altresì forte il collegamento con la Regione Mediterranea perchè, nonostante il clima sia di tipo temperato, in periodi più caldi dell'attuale si sono potute diffondere specie tipicamente mediterranee che contribuiscono significativamente a caratterizzare l'area e che si mantengono anche per particolari condizioni di esposizione. I substrati ampiamente prevalenti sono quelli vulcanici che però non ospitano estese comunità erbacee. Sui substrati carbonatici un habitat molto significativo dei Colli, anche in termini areali, è costituito dai prati aridi, i cosiddetti “vegri”, un habitat complesso che, nell’apparente uniformità strutturale, nasconde invece un’elevata articolazione. Le praterie aride a Bromus erectus dei Colli Euganei sono state analizzate e caratterizzate dal punto di vista ecologico e fitosociologico. 46 rilievi fitosociologici originali sono stati sottoposti ad analisi statistica multivariata utilizzando il software Syn-Tax 2000 (Podani, 2000). Sono state individuate tre tipologie con composizione specifica ben differenziata, tutte riferibili alla serie del Buglossoido-Ostryetum: praterie a Brachypodium rupestre con Bromus erectus e significativo contingente di specie della classe Trifolio-Geranietea sanguinei, brometi xerici in passato utilizzati come pascolo ovino e strutturalmente caratterizzati da abbondanza di camefite, brometi mesofili utilizzati come prati da sfalcio mediamente più poveri di specie (Villani et al., 2010). Al fine di chiarire le affinità fitogeografiche e di operare una corretta attribuzione all’habitat Natura 2000, le tre tabelle sintetiche dei rilievi relativi ai Colli Euganei sono state confrontate con altre 25 tabelle sintetiche reperite in letteratura e relative ad ambiti ecologicamente affini di territori dell’Italia centro-settentrionale. L’analisi multivariata ha evidenziato una maggiore affinità delle praterie dei Colli Euganei per quelle provenienti da Emilia Romagna, Liguria, Marche, Lazio, Abruzzo rispetto a quelle provenienti dal resto del Veneto e dal Friuli Venezia Giulia. La presenza della sola sottospecie tipica e l’assenza della sottospecie Bromus erectus subsp. condensatus ribadisce tali affinità anche se non chiarisce del tutto le problematiche legate all’inquadramento sintassonomico.
Le praterie a Bromus erectus dei Colli Euganei nel contesto dell’Italia centro-settentrionale
BUFFA, Gabriella
2014-01-01
Abstract
L’articolazione dei substrati litologici e dei relativi suoli presenti sui Colli Euganei (ARPAV, 2012), la ricchezza floristica (Masin, Tietto,2005; Villani et al., 2003), e la conseguente ricchezza di cenosi vegetali (Lorenzoni, 1968; Buffa et al., 2010) rendono l’area euganea particolarmente interessante. La sua condizione di isolamento all’interno della Pianura Veneta ne esalta la valenza biogeografia e sottolinea l’importanza degli interventi di tutela. Nel 2010 (Villani et al.) fu affrontato il tema delle formazioni erbose secche, soprattutto in un’ottica ecologica. Scopo del presente contributo è approfondire il tema delle praterie a Bromus erectus in termini sincorologici. Tali cenosi si sviluppano nel settore meridionale dei Colli Euganei, su substrati calcareo marnosi. Se la condizione di isolamento dell’area di studio è particolarmente evidente per quanto riguarda le vegetazioni che si sviluppano su substrati vulcanici, non altrettanto si può dire per le cenosi legate ai substrati calcareo marnosi per i quali si possono osservare affioramenti in direzione dei Colli Berici. è altresì forte il collegamento con la Regione Mediterranea perchè, nonostante il clima sia di tipo temperato, in periodi più caldi dell'attuale si sono potute diffondere specie tipicamente mediterranee che contribuiscono significativamente a caratterizzare l'area e che si mantengono anche per particolari condizioni di esposizione. I substrati ampiamente prevalenti sono quelli vulcanici che però non ospitano estese comunità erbacee. Sui substrati carbonatici un habitat molto significativo dei Colli, anche in termini areali, è costituito dai prati aridi, i cosiddetti “vegri”, un habitat complesso che, nell’apparente uniformità strutturale, nasconde invece un’elevata articolazione. Le praterie aride a Bromus erectus dei Colli Euganei sono state analizzate e caratterizzate dal punto di vista ecologico e fitosociologico. 46 rilievi fitosociologici originali sono stati sottoposti ad analisi statistica multivariata utilizzando il software Syn-Tax 2000 (Podani, 2000). Sono state individuate tre tipologie con composizione specifica ben differenziata, tutte riferibili alla serie del Buglossoido-Ostryetum: praterie a Brachypodium rupestre con Bromus erectus e significativo contingente di specie della classe Trifolio-Geranietea sanguinei, brometi xerici in passato utilizzati come pascolo ovino e strutturalmente caratterizzati da abbondanza di camefite, brometi mesofili utilizzati come prati da sfalcio mediamente più poveri di specie (Villani et al., 2010). Al fine di chiarire le affinità fitogeografiche e di operare una corretta attribuzione all’habitat Natura 2000, le tre tabelle sintetiche dei rilievi relativi ai Colli Euganei sono state confrontate con altre 25 tabelle sintetiche reperite in letteratura e relative ad ambiti ecologicamente affini di territori dell’Italia centro-settentrionale. L’analisi multivariata ha evidenziato una maggiore affinità delle praterie dei Colli Euganei per quelle provenienti da Emilia Romagna, Liguria, Marche, Lazio, Abruzzo rispetto a quelle provenienti dal resto del Veneto e dal Friuli Venezia Giulia. La presenza della sola sottospecie tipica e l’assenza della sottospecie Bromus erectus subsp. condensatus ribadisce tali affinità anche se non chiarisce del tutto le problematiche legate all’inquadramento sintassonomico.I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.