Prendere sul serio gli scritti di Emanuele Severino significa rendersi conto che il suo sconcertante discorso filosofico è tutt'altro che astratto e lontano dalle urgenze del nostro tempo. Invitandoci a mettere in discussione le nostre convinzioni più radicate, ci consente piuttosto di guardare ad esso e a noi stessi in modo diverso, oltrepassando la logica del volere e del potere. Per questo propongo in questo saggio di intendere l'ontologia di Severino come una ontologia “anarchica”, che ci invita ad obbedire ad un ordine – il destino della verità - non contaminato dal potere.
Non ci sono poteri buoni: l'ontologia "anarchica" di Emanuele Severino.
BRIANESE, Giorgio
2014-01-01
Abstract
Prendere sul serio gli scritti di Emanuele Severino significa rendersi conto che il suo sconcertante discorso filosofico è tutt'altro che astratto e lontano dalle urgenze del nostro tempo. Invitandoci a mettere in discussione le nostre convinzioni più radicate, ci consente piuttosto di guardare ad esso e a noi stessi in modo diverso, oltrepassando la logica del volere e del potere. Per questo propongo in questo saggio di intendere l'ontologia di Severino come una ontologia “anarchica”, che ci invita ad obbedire ad un ordine – il destino della verità - non contaminato dal potere.File in questo prodotto:
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