Il commento esamina in prospettiva critica l'ordinanza della Corte di Cassazione, n. 14143 del 24 maggio 2021, in merito alla deduzione di più pretese creditorie, riconducibili ad un unico rapporto obbligatorio, mediante differenti domande giudiziali. In particolare, si riflette sul significato di recente attribuito dalla Corte alle nozioni di “medesimo rapporto obbligatorio” e “medesimo fatto costitutivo”, già enunciate nella sentenza a Sezioni Unite del 16 febbraio del 2017, n. 4090, in tema di tema di frazionamento del credito.
La Corte di Cassazione torna sul frazionamento del credito tra buona fede e giusto processo
Marina Federico
2021-01-01
Abstract
Il commento esamina in prospettiva critica l'ordinanza della Corte di Cassazione, n. 14143 del 24 maggio 2021, in merito alla deduzione di più pretese creditorie, riconducibili ad un unico rapporto obbligatorio, mediante differenti domande giudiziali. In particolare, si riflette sul significato di recente attribuito dalla Corte alle nozioni di “medesimo rapporto obbligatorio” e “medesimo fatto costitutivo”, già enunciate nella sentenza a Sezioni Unite del 16 febbraio del 2017, n. 4090, in tema di tema di frazionamento del credito.File in questo prodotto:
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