Luci e ombre su un atipico consumatore di una prestazione a distanza: il giocatore d'azzardo

La presente nota rileva come la capillare diffusione del gioco e della scommessa abbia condotto ad una doverosa rivisitazione della loro qualificazione e conseguentemente della loro disciplina, imponendo al giurista di filtrare il fenomeno attraverso una doppia lente, nazionale e comunitaria, e di sondarne l’evoluzione storica, legislativa e giurisprudenziale. E, una volta messi a fuoco i contorni dell’odierno gioco d’azzardo, quei connotati di immoralità, sdegno e ripudio sociale sembrano venire meno, per far posto ad una variegata e ampia tutela che si estende a macchia d’olio sino a ricoprirlo uniformemente. Ed è proprio questa uniformità di veduta, questo trattamento eguale per tipologie di gioco e scommessa nettamente divergenti, a dover destare un campanellino d’allarme, perché se è vero che il denaro è la benzina della macchina statale è altrettanto vero che la tutela della salute della collettività deve essere il cuore propulsore e il motore di ogni intervento normativo.