Oggi più che mai, la realtà della classe è caratterizzata da un’intrinseca complessità, non solo in virtù della natura composita e variamente interagente degli elementi che la caratterizzano, ma anche della pluralità dei piani sui quali si sviluppa il discorso intorno ad essi: è in ragione di queste caratteristiche che diventa indispensabile per l’insegnante saper fare ricorso ad un’epistemologia sistemico-generativa attenta ai processi di emergenza che ne derivano, assumendo, di volta in volta, n-livelli di descrizione e generando abduttivamente n-livelli di modellizzazione. È in ordine a questo preciso bisogno formativo che uno degli scopi del corso di Scienze della Formazione Primaria diventa quello, allora, di favorire gradi di consapevolezza via via sempre più ampi sui fenomeni educativi e di creare le condizioni per consentire il salto logico a livelli diversi di comprensione. Il paper presenta, a tal fine, una proposta di modello organizzativo del piano di studi coerente con quanto evidenziato e in cui il laboratorio assume nuova forma e spessore, evolvendo a luogo in cui il futuro docente può sperimentare la complessità delle situazioni educative e, contestualmente, si abilita gradualmente a fornire risposte sempre più composite, frutto della capacità di mettere in connessione le conoscenze e le abilità acquisite e di saperne favorire, leggere e interpretare la progressione logica.
La funzione abilitante dei laboratori pedagogico-didattici
Ines Giunta
2017-01-01
Abstract
Oggi più che mai, la realtà della classe è caratterizzata da un’intrinseca complessità, non solo in virtù della natura composita e variamente interagente degli elementi che la caratterizzano, ma anche della pluralità dei piani sui quali si sviluppa il discorso intorno ad essi: è in ragione di queste caratteristiche che diventa indispensabile per l’insegnante saper fare ricorso ad un’epistemologia sistemico-generativa attenta ai processi di emergenza che ne derivano, assumendo, di volta in volta, n-livelli di descrizione e generando abduttivamente n-livelli di modellizzazione. È in ordine a questo preciso bisogno formativo che uno degli scopi del corso di Scienze della Formazione Primaria diventa quello, allora, di favorire gradi di consapevolezza via via sempre più ampi sui fenomeni educativi e di creare le condizioni per consentire il salto logico a livelli diversi di comprensione. Il paper presenta, a tal fine, una proposta di modello organizzativo del piano di studi coerente con quanto evidenziato e in cui il laboratorio assume nuova forma e spessore, evolvendo a luogo in cui il futuro docente può sperimentare la complessità delle situazioni educative e, contestualmente, si abilita gradualmente a fornire risposte sempre più composite, frutto della capacità di mettere in connessione le conoscenze e le abilità acquisite e di saperne favorire, leggere e interpretare la progressione logica.File | Dimensione | Formato | |
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