L’articolo si prefigge di dimostrare una parentela narratologica tra 2666 di Roberto Bolaño e Infinite Jest di David Foster Wallace. I due romanzi rientrano nella lista dei romanzi massimalisti che Stefano Ercolino utilizza per proporre una mappa di questo territorio narrativo. L’articolo prende le mosse dalla presunta incompatibilità tra l’onniscienza autoriale e il coinvolgimento empatico dei lettori ipotizzata da Ercolino. Utilizzando l’approccio enactivist presentato da Marco Caracciolo nel suo libro The Experienciality of Narrative, l’articolo riconduce l’esperienza di lettura emozionalmente coinvolgente che i lettori dei due romanzi riferiscono all’utilizzo massiccio di situazioni figurali idiosincratiche (qui definite ‘scivolamenti figurali’).
"Voci, corpi e lettori. Note per una lettura parallela di 2666 e Infinite Jest"
MASIERO, Pia
2017-01-01
Abstract
L’articolo si prefigge di dimostrare una parentela narratologica tra 2666 di Roberto Bolaño e Infinite Jest di David Foster Wallace. I due romanzi rientrano nella lista dei romanzi massimalisti che Stefano Ercolino utilizza per proporre una mappa di questo territorio narrativo. L’articolo prende le mosse dalla presunta incompatibilità tra l’onniscienza autoriale e il coinvolgimento empatico dei lettori ipotizzata da Ercolino. Utilizzando l’approccio enactivist presentato da Marco Caracciolo nel suo libro The Experienciality of Narrative, l’articolo riconduce l’esperienza di lettura emozionalmente coinvolgente che i lettori dei due romanzi riferiscono all’utilizzo massiccio di situazioni figurali idiosincratiche (qui definite ‘scivolamenti figurali’).File | Dimensione | Formato | |
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