Al centro del prologo delle Mythologiae, incastonata in una sapiente architettura che si potrebbe definire “drammaturgica”, Fulgenzio pone una lunga preterizione (myth. 10,19- 11,18) con lo scopo di chiarire i propri intenti e dare l’avvio a una complessa dichiarazione programmatica, che getta luce sulla poetica alla base dell’intera opera mitologica. I giochi eruditi e i richiami ad autori classici nel prologo sono molti e a vari livelli. Il contributo che si propone ha lo scopo, a partire da tale preterizione e con brevi affondi in altri segmenti del testo, di mettere in risalto in particolare una serie di ammiccamenti al lettore che denunciano un cosciente ri-uso di materiale ovidiano.
Allusioni ovidiane nel prologo delle Mythologiae di Fulgenzio
VENUTI, Martina Chiara
2011-01-01
Abstract
Al centro del prologo delle Mythologiae, incastonata in una sapiente architettura che si potrebbe definire “drammaturgica”, Fulgenzio pone una lunga preterizione (myth. 10,19- 11,18) con lo scopo di chiarire i propri intenti e dare l’avvio a una complessa dichiarazione programmatica, che getta luce sulla poetica alla base dell’intera opera mitologica. I giochi eruditi e i richiami ad autori classici nel prologo sono molti e a vari livelli. Il contributo che si propone ha lo scopo, a partire da tale preterizione e con brevi affondi in altri segmenti del testo, di mettere in risalto in particolare una serie di ammiccamenti al lettore che denunciano un cosciente ri-uso di materiale ovidiano.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
2011_M.Venuti_calamo.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Versione dell'editore
Licenza:
Accesso libero (no vincoli)
Dimensione
389.51 kB
Formato
Adobe PDF
|
389.51 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.