La tesi si incentra sulla tematica della mora del debitore e sulla direttiva 201177/Ue, avente ad oggetto la lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali. Oltre a soffermarsi sull'assetto tradizionale delle obbligazioni in generale, e delle obbligazioni pecuniarie in particolare, la tesi mira ad evidenziare il percorso voluto dal Legislatore europeo sulla lotta contro il fenomeno dei ritardi di pagamento. Dapprima, infatti, si ricorda la direttiva 2000/35/Ce, recepita nel D. Lgs. 231 del 2002 e successivamente la direttiva 2011/7/Ue, recepita con D. Lgs. 192 del 2012. La tesi si concentra sul rovesciamento dunque della tradizionale impostazione dogmatica del creditore inteso come parte contrattuale forte a creditore come parte debole, soggetto ai continui ritardi di pagamento da parte del debitore. Circa gli strumenti normativi messi a disposizione dal legislatore ci si interroga non solo ricordando lo strumento di ingiunzione europea ma anche il rimedio delle nullità, intorno al quale una rilevante novità si può riscontrare nella letture dell'art. 7 del D. Lgs. 231 del 2002 e D. Lgs. 192 del 2011. Il fenomeno dei ritardi viene letto infine in una ottica comparativa, prendendo spunto dagli studi di ricerca effettuati durante i periodi di internazionalizzazione ad Oxford ed a Madrid.
La mora del debitore e la Direttiva 2011/7/Ue / Dhimgjini, Ina. - (2016 Jan 21).
La mora del debitore e la Direttiva 2011/7/Ue
Dhimgjini, Ina
2016-01-21
Abstract
La tesi si incentra sulla tematica della mora del debitore e sulla direttiva 201177/Ue, avente ad oggetto la lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali. Oltre a soffermarsi sull'assetto tradizionale delle obbligazioni in generale, e delle obbligazioni pecuniarie in particolare, la tesi mira ad evidenziare il percorso voluto dal Legislatore europeo sulla lotta contro il fenomeno dei ritardi di pagamento. Dapprima, infatti, si ricorda la direttiva 2000/35/Ce, recepita nel D. Lgs. 231 del 2002 e successivamente la direttiva 2011/7/Ue, recepita con D. Lgs. 192 del 2012. La tesi si concentra sul rovesciamento dunque della tradizionale impostazione dogmatica del creditore inteso come parte contrattuale forte a creditore come parte debole, soggetto ai continui ritardi di pagamento da parte del debitore. Circa gli strumenti normativi messi a disposizione dal legislatore ci si interroga non solo ricordando lo strumento di ingiunzione europea ma anche il rimedio delle nullità, intorno al quale una rilevante novità si può riscontrare nella letture dell'art. 7 del D. Lgs. 231 del 2002 e D. Lgs. 192 del 2011. Il fenomeno dei ritardi viene letto infine in una ottica comparativa, prendendo spunto dagli studi di ricerca effettuati durante i periodi di internazionalizzazione ad Oxford ed a Madrid.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
955927-1166882.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Tesi di dottorato
Dimensione
4.35 MB
Formato
Adobe PDF
|
4.35 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.