Lo scritto si propone di indagare il concetto di verità nella filosofia nietzscheana. Contro un’epistemologia di stampo aristotelico, che chiamava in causa una adæquatio tra la cosa e il pensiero della cosa, Nietzsche rivendica ciò che può essere indicato come uno svuotamento del contenuto veritativo della verità, finendo per designare con essa un mero carattere prospettico, garantito da un rovesciamento gerarchico che si concreta nel dominio della volontà sul logos. Così ogni verità diventa un guscio vuoto, riempito di volta in volta dal contenuto che ogni nuova prospettiva volontaristica gli impone. Per rendere conto di questo rovesciamento lo scritto è diviso in tre parti, passando dall’analisi della limitata visuale della volontà umana (parte prima), a quella dell’ampiezza ontologica della volontà di potenza (parte seconda), per concludersi con una riflessione sulla natura prospettica della verità nietzscheana (parte terza). Una certa rilevanza si è riconosciuta ai problemi che la critica nietzscheana alla metafisica porta con sé e alle critiche che le sono state mosse. Tuttavia, per evitare di sottovalutare la potenza sovversiva che domina il pensiero nietzscheano, si è tentato qui di andare oltre tali difficoltà, riesaminando il tema del prospettivismo, in così stretto e necessario legame con le dottrine della volontà di potenza e dell’eterno ritorno dell’uguale, attraverso un’analisi di più ampio respiro. Si presenta, quindi, la possibilità di recuperare il senso profondo della filosofia di Nietzsche, ripensandola nella prospettiva di una esortazione volontaristica che trasformi la trasmissione del pensiero filosofico in un messaggio che annulli il rimando ad ogni possibile esigenza veritativa svuotata, come essa appare oramai.
Il vuoto della verità : indagine sull'epistemologia di Nietzsche / Filosa, Paola. - (2013 May 09).
Il vuoto della verità : indagine sull'epistemologia di Nietzsche
Filosa, Paola
2013-05-09
Abstract
Lo scritto si propone di indagare il concetto di verità nella filosofia nietzscheana. Contro un’epistemologia di stampo aristotelico, che chiamava in causa una adæquatio tra la cosa e il pensiero della cosa, Nietzsche rivendica ciò che può essere indicato come uno svuotamento del contenuto veritativo della verità, finendo per designare con essa un mero carattere prospettico, garantito da un rovesciamento gerarchico che si concreta nel dominio della volontà sul logos. Così ogni verità diventa un guscio vuoto, riempito di volta in volta dal contenuto che ogni nuova prospettiva volontaristica gli impone. Per rendere conto di questo rovesciamento lo scritto è diviso in tre parti, passando dall’analisi della limitata visuale della volontà umana (parte prima), a quella dell’ampiezza ontologica della volontà di potenza (parte seconda), per concludersi con una riflessione sulla natura prospettica della verità nietzscheana (parte terza). Una certa rilevanza si è riconosciuta ai problemi che la critica nietzscheana alla metafisica porta con sé e alle critiche che le sono state mosse. Tuttavia, per evitare di sottovalutare la potenza sovversiva che domina il pensiero nietzscheano, si è tentato qui di andare oltre tali difficoltà, riesaminando il tema del prospettivismo, in così stretto e necessario legame con le dottrine della volontà di potenza e dell’eterno ritorno dell’uguale, attraverso un’analisi di più ampio respiro. Si presenta, quindi, la possibilità di recuperare il senso profondo della filosofia di Nietzsche, ripensandola nella prospettiva di una esortazione volontaristica che trasformi la trasmissione del pensiero filosofico in un messaggio che annulli il rimando ad ogni possibile esigenza veritativa svuotata, come essa appare oramai.File | Dimensione | Formato | |
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