«Imparare dagli usignoli», così come recita il titolo del lavoro, tratto da "Der Rhein. An Isaak von Sinklair", è un’esperienza intrinsecamente politica. Spogliarsi della quotidianità in affanno e scordare le parole inaridite dalla metamorfosi dei tempi è pratica di regressione dell’uomo al balbettio infantile. Si tratta della rivoluzione per cui l’arte si fa silenziosa, e, ponendosi in ascolto della natura in evoluzione, apprende nuovamente a parlare. Solo in una costante pratica di decentramento di sé, l’uomo si pone al di là dei rapporti meccanici di signoria e servitù, riscoprendo la profonda libertà in cui la natura l’ha posto in essere. Il lavoro qui presentato è percorso nella sua interezza dalla complessa questione del rapporto tra natura e arte, e, a partire dagli interrogativi che essa pone, discute ampiamente i temi focali della poetica di Hölderlin negli ultimi anni di fine secolo (1796-1800). Fedeltà, memoria, linguaggio e libertà incontrano e plasmano la riflessione politica dell’autore, all’interno della quale è rivendicato il valore centrale della pratica poetica.
“…bei Nachtigallen zu lernen” : Friedrich Hölderlin: pratiche di anarchia(2012 Apr 13).
“…bei Nachtigallen zu lernen” : Friedrich Hölderlin: pratiche di anarchia
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2012-04-13
Abstract
«Imparare dagli usignoli», così come recita il titolo del lavoro, tratto da "Der Rhein. An Isaak von Sinklair", è un’esperienza intrinsecamente politica. Spogliarsi della quotidianità in affanno e scordare le parole inaridite dalla metamorfosi dei tempi è pratica di regressione dell’uomo al balbettio infantile. Si tratta della rivoluzione per cui l’arte si fa silenziosa, e, ponendosi in ascolto della natura in evoluzione, apprende nuovamente a parlare. Solo in una costante pratica di decentramento di sé, l’uomo si pone al di là dei rapporti meccanici di signoria e servitù, riscoprendo la profonda libertà in cui la natura l’ha posto in essere. Il lavoro qui presentato è percorso nella sua interezza dalla complessa questione del rapporto tra natura e arte, e, a partire dagli interrogativi che essa pone, discute ampiamente i temi focali della poetica di Hölderlin negli ultimi anni di fine secolo (1796-1800). Fedeltà, memoria, linguaggio e libertà incontrano e plasmano la riflessione politica dell’autore, all’interno della quale è rivendicato il valore centrale della pratica poetica.File | Dimensione | Formato | |
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