La figura di Karl Haushofer (1869-1946) è nota soprattutto per le sue idee geopolitiche – la cui effettiva influenza sulla politica estera e sulla definizione degli obiettivi bellici della Germania nazista è stata ampiamente discussa in ambito storiografico – e per la sua attività di mediazione nel riavvicinamento tra Tokyo e Berlino alla metà degli anni Trenta. Minore attenzione ha invece ricevuto il ruolo di Haushofer nella politica culturale tedesca in Italia, a cui partecipò sia in veste istituzionale, come presidente della Deutsche Akademie dal 1934 al 1937, sia in maniera “informale”, curando una serie di rapporti personali con diversi esponenti del panorama politico e intellettuale italiano che si protrassero fino agli anni Quaranta, ma incontrando anche una crescente ostilità da parte del regime fascista, dovuta soprattutto al suo coinvolgimento nella questione altoatesina. Il presente contributo intende offrire un quadro complessivo sulla partecipazione di Karl Haushofer alla politica culturale italo-tedesca dal 1934 al 1939, prendendo in considerazione tanto la creazione di reti di relazioni con istituzioni e singole personalità (tra cui l’Istituto di Studi Germanici e l’Istituto per il Medio ed Estremo Oriente, i rispettivi dirigenti e i geografi che fondarono la rivista “Geopolitica”) quanto gli scopi, le contraddizioni e le riflessioni geopolitiche che accompagnarono i suoi rapporti con l’Italia durante gli anni Trenta. Questo secondo aspetto permetterà inoltre di analizzare la concezione dell’Asse Roma-Berlino elaborata dalla geopolitica tedesca e la prospettiva globale in cui Haushofer collocò lo sviluppo di legami politico-culturali tra Italia e Germania, soprattutto in un’ottica di confronto con l’impero britannico e di un riavvicinamento trilaterale al Giappone.
Nel segno del Tripartito. Karl Haushofer in Italia tra geopolitica e yamatologia
Nicola Bassoni
2025-01-01
Abstract
La figura di Karl Haushofer (1869-1946) è nota soprattutto per le sue idee geopolitiche – la cui effettiva influenza sulla politica estera e sulla definizione degli obiettivi bellici della Germania nazista è stata ampiamente discussa in ambito storiografico – e per la sua attività di mediazione nel riavvicinamento tra Tokyo e Berlino alla metà degli anni Trenta. Minore attenzione ha invece ricevuto il ruolo di Haushofer nella politica culturale tedesca in Italia, a cui partecipò sia in veste istituzionale, come presidente della Deutsche Akademie dal 1934 al 1937, sia in maniera “informale”, curando una serie di rapporti personali con diversi esponenti del panorama politico e intellettuale italiano che si protrassero fino agli anni Quaranta, ma incontrando anche una crescente ostilità da parte del regime fascista, dovuta soprattutto al suo coinvolgimento nella questione altoatesina. Il presente contributo intende offrire un quadro complessivo sulla partecipazione di Karl Haushofer alla politica culturale italo-tedesca dal 1934 al 1939, prendendo in considerazione tanto la creazione di reti di relazioni con istituzioni e singole personalità (tra cui l’Istituto di Studi Germanici e l’Istituto per il Medio ed Estremo Oriente, i rispettivi dirigenti e i geografi che fondarono la rivista “Geopolitica”) quanto gli scopi, le contraddizioni e le riflessioni geopolitiche che accompagnarono i suoi rapporti con l’Italia durante gli anni Trenta. Questo secondo aspetto permetterà inoltre di analizzare la concezione dell’Asse Roma-Berlino elaborata dalla geopolitica tedesca e la prospettiva globale in cui Haushofer collocò lo sviluppo di legami politico-culturali tra Italia e Germania, soprattutto in un’ottica di confronto con l’impero britannico e di un riavvicinamento trilaterale al Giappone.| File | Dimensione | Formato | |
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