Il presente contributo si propone di comunicare le novità relative allo studio del warscape dell’Altopiano dei Sette Comuni (Prealpi Vicentine). Nello specifico, la ricerca mira a ricostruire il paesaggio della Prima Guerra Mondiale nel quale i fanti della Brigata Sassari dovettero aspramente combattere. L’obiettivo di tale ricerca è pertanto definire la posizione, l’utilizzo e lo stato di conservazione delle strutture di guerra, ponendo inoltre particolare attenzione all’evoluzione diacronica dei contesti. A tal fine, vengono prese in considerazione diverse tipologie di dati georeferenziati: aerofotografici (foto aeree dalla Prima Guerra Mondiale ad oggi), cartografici (trench map), da sensori attivi (lidar) e da drone. Le features militari – trincee, gallerie, camminamenti, postazioni d’artiglieria, baracche etc. – una volta individuate mediante fotointerpretazione tradizionale, vengono prima mappate digitalmente e poi verificate attraverso attività di diagnostica archeologica non invasiva sul campo. I dati, sia telerilevati, sia raccolti sul campo, sono gestiti in ambiente GIS e organizzati in database. Gli areali d’indagine spaziano dalle Melette di Foza (in particolare, Monte Fior e Monte Castelgomberto) a Monte Zebio, fino alla zona dei Tre Monti (Col del Rosso e Col d’Echele tra tutti). Tale progetto si propone di arricchire le conoscenze già acquisite e consolidate grazie all’ampia memorialistica ma anche alla cospicua storiografia sviluppatasi intorno alla “Sassari”, che ancor oggi si concentra su una narrazione evenemenziale e prettamente militare della guerra, spesso trascurando la componente spaziale della vicenda bellica e il conseguente impatto del conflitto sul territorio dell’Altopiano dei Sette Comuni durante la Prima Guerra Mondiale.

“Sa vida pro sa Patria”: Archeologia della Brigata Sassari sull’Altopiano dei Sette Comuni

MAGNINI L.
2024-01-01

Abstract

Il presente contributo si propone di comunicare le novità relative allo studio del warscape dell’Altopiano dei Sette Comuni (Prealpi Vicentine). Nello specifico, la ricerca mira a ricostruire il paesaggio della Prima Guerra Mondiale nel quale i fanti della Brigata Sassari dovettero aspramente combattere. L’obiettivo di tale ricerca è pertanto definire la posizione, l’utilizzo e lo stato di conservazione delle strutture di guerra, ponendo inoltre particolare attenzione all’evoluzione diacronica dei contesti. A tal fine, vengono prese in considerazione diverse tipologie di dati georeferenziati: aerofotografici (foto aeree dalla Prima Guerra Mondiale ad oggi), cartografici (trench map), da sensori attivi (lidar) e da drone. Le features militari – trincee, gallerie, camminamenti, postazioni d’artiglieria, baracche etc. – una volta individuate mediante fotointerpretazione tradizionale, vengono prima mappate digitalmente e poi verificate attraverso attività di diagnostica archeologica non invasiva sul campo. I dati, sia telerilevati, sia raccolti sul campo, sono gestiti in ambiente GIS e organizzati in database. Gli areali d’indagine spaziano dalle Melette di Foza (in particolare, Monte Fior e Monte Castelgomberto) a Monte Zebio, fino alla zona dei Tre Monti (Col del Rosso e Col d’Echele tra tutti). Tale progetto si propone di arricchire le conoscenze già acquisite e consolidate grazie all’ampia memorialistica ma anche alla cospicua storiografia sviluppatasi intorno alla “Sassari”, che ancor oggi si concentra su una narrazione evenemenziale e prettamente militare della guerra, spesso trascurando la componente spaziale della vicenda bellica e il conseguente impatto del conflitto sul territorio dell’Altopiano dei Sette Comuni durante la Prima Guerra Mondiale.
2024
I Convegno italiano di archeologia dell'età contemporanea
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