Nel 1983, durante un’intervista televisiva, Fausta Cialente rifletteva sulla propria esistenza da “straniera dappertutto”, interrogandosi sulla sua identità italiana: «Sono io veramente una scrittrice italiana? Quanto di italiano c’è dentro di me?». Nata a Cagliari nel 1898, Cialente visse in Egitto dal 1921 al 1947, dedicandosi durante la Seconda Guerra Mondiale a un’intensa attività di propaganda antifascista. Questo intervento analizza alcune sue opere attraverso i temi dell’appartenenza e dell’alterità, del radicamento e dello spaesamento, soffermandosi in particolare sulle riflessioni riguardanti identità e lingua.
Lingua e identità nell'opera di Fausta Cialente
Emmanuela Carbe'
2025-01-01
Abstract
Nel 1983, durante un’intervista televisiva, Fausta Cialente rifletteva sulla propria esistenza da “straniera dappertutto”, interrogandosi sulla sua identità italiana: «Sono io veramente una scrittrice italiana? Quanto di italiano c’è dentro di me?». Nata a Cagliari nel 1898, Cialente visse in Egitto dal 1921 al 1947, dedicandosi durante la Seconda Guerra Mondiale a un’intensa attività di propaganda antifascista. Questo intervento analizza alcune sue opere attraverso i temi dell’appartenenza e dell’alterità, del radicamento e dello spaesamento, soffermandosi in particolare sulle riflessioni riguardanti identità e lingua.| File | Dimensione | Formato | |
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