Il tema viene affrontato in un percorso articolato in tre passi: 1. La natura della “cultura”, intesa come modo di vivere quotidiano, quella che si trova nelle pagine apposite dei manuali e che si può ricavare dai mezzi di comunicazione di massa: la grammatica culturale è fondamentale per poter comunicare, ma non è l’elemento motivante per attrarre e poi conservare studenti di italiano; 2. La natura della “civiltà”, intesa come insieme di valori culturali, identitari, come modo di pensare e di concepire il proprio essere italiani rispetto a tutti gli altri popoli: è quanto può attrarre gli studenti a scoprire che studiare l’italiano significa andare oltre la differenza tra passato prossimo e remoto o conoscere le 20 regioni; 3. L’individuazione dei punti critici nella comunicazione interculturale tra serbi e italiani: verrà indicato un modello di osservazione, perché è una “grammatica” in progress, le due società cambiano giorno dopo giorno; ciascuno deve crearsi la propria grammatica interculturale, sulla base delle sue esperienze dirette, di quel che guarda o legge. Questa attività che compara l’identità e gli strumenti comunicativi dello studente serbo con quelli italiani è la più potente fonte di motivazione a restare in contatto con l’Italia.

Una prospettiva interculturale per l’insegnamento dell’italiano in Serbia: dalla riflessione teorica allo strumento operativo.

Paolo E. Balboni
2024-01-01

Abstract

Il tema viene affrontato in un percorso articolato in tre passi: 1. La natura della “cultura”, intesa come modo di vivere quotidiano, quella che si trova nelle pagine apposite dei manuali e che si può ricavare dai mezzi di comunicazione di massa: la grammatica culturale è fondamentale per poter comunicare, ma non è l’elemento motivante per attrarre e poi conservare studenti di italiano; 2. La natura della “civiltà”, intesa come insieme di valori culturali, identitari, come modo di pensare e di concepire il proprio essere italiani rispetto a tutti gli altri popoli: è quanto può attrarre gli studenti a scoprire che studiare l’italiano significa andare oltre la differenza tra passato prossimo e remoto o conoscere le 20 regioni; 3. L’individuazione dei punti critici nella comunicazione interculturale tra serbi e italiani: verrà indicato un modello di osservazione, perché è una “grammatica” in progress, le due società cambiano giorno dopo giorno; ciascuno deve crearsi la propria grammatica interculturale, sulla base delle sue esperienze dirette, di quel che guarda o legge. Questa attività che compara l’identità e gli strumenti comunicativi dello studente serbo con quelli italiani è la più potente fonte di motivazione a restare in contatto con l’Italia.
2024
XXI
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