Sofia Borri (Laprida, 1976) ha due anni quando vede per l’ultima volta sua madre, sequestrata dalla polizia militare argentina e mai più tornata. È autrice, insieme a Sara Poma, del podcast Figlie (prodotto da Chora Media per RaiPlay Sound, 2023) in cui si narra la storia della madre di Sofia, Silvia Roncoroni, architetta e militante desaparecida, e della madre di Sara, morta quando lei aveva diciassette anni. Josefina Giglio (La Plata, 1970) è figlia di Vibel (Virginia Isabel) Cazalas (detenuta scomparsa nel 1977) e Carlos Giglio (detenuto scomparso nel 1976), militanti del Partito Comunista Marxista Leninista (PCML). È autrice del libro Io l’ho amata (Le Commari Edizioni, 2024), traduzione italiana di Yo la quise (Universidad Nacional de La Plata, 2020) in cui narra la storia di sua madre, scomparsa quando lei aveva 7 anni. Sofia Borri e Josefina Giglio, condividono non solo una relazione di parentela –sono infatti cugine di secondo grado– ma anche la condizione di figlie di desaparecidos. Le autrici, esplorando le fratture e le crepe della storia personale e di quella collettiva, utilizzano l’effimero materiale di cui dispongono –qualche foto, pagine di diario, lettere, testimonianze di conoscenti e amici– per dar voce a chi non ha avuto la possibilità di raccontare, in un cammino dove la ricerca della memoria e della verità si trasforma in un esercizio terapeutico.

“Intervista a Sofia Borri e Josefina Giglio”

FAVARO ALICE
2024-01-01

Abstract

Sofia Borri (Laprida, 1976) ha due anni quando vede per l’ultima volta sua madre, sequestrata dalla polizia militare argentina e mai più tornata. È autrice, insieme a Sara Poma, del podcast Figlie (prodotto da Chora Media per RaiPlay Sound, 2023) in cui si narra la storia della madre di Sofia, Silvia Roncoroni, architetta e militante desaparecida, e della madre di Sara, morta quando lei aveva diciassette anni. Josefina Giglio (La Plata, 1970) è figlia di Vibel (Virginia Isabel) Cazalas (detenuta scomparsa nel 1977) e Carlos Giglio (detenuto scomparso nel 1976), militanti del Partito Comunista Marxista Leninista (PCML). È autrice del libro Io l’ho amata (Le Commari Edizioni, 2024), traduzione italiana di Yo la quise (Universidad Nacional de La Plata, 2020) in cui narra la storia di sua madre, scomparsa quando lei aveva 7 anni. Sofia Borri e Josefina Giglio, condividono non solo una relazione di parentela –sono infatti cugine di secondo grado– ma anche la condizione di figlie di desaparecidos. Le autrici, esplorando le fratture e le crepe della storia personale e di quella collettiva, utilizzano l’effimero materiale di cui dispongono –qualche foto, pagine di diario, lettere, testimonianze di conoscenti e amici– per dar voce a chi non ha avuto la possibilità di raccontare, in un cammino dove la ricerca della memoria e della verità si trasforma in un esercizio terapeutico.
2024
LEI
13
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