Il progetto PRIN 2022 Governare il consenso. Il ruolo politico dei saperi in Italia (1789- 1870) ha preso le mosse da una serie di domande circa le trasformazioni che interessano lo spazio atlantico nel tornante tra Sette e Ottocento3. La questione di partenza è stata: come si navigano gli scenari politici aperti dalla stagione rivoluzionaria? Al centro del progetto vi è il consenso, concetto ormai imprescindibile in sistemi politici attraversati da sempre più decise aspirazioni costituzionali e democratiche e che, dunque, richiedono alla classe politica un dialogo con i cittadini, chiamati a legittimare con la loro approvazione i ceti dirigenti4. A fianco del consenso, vi sono i saperi: è su questo binomio che il gruppo di ricerca ha delineato i propri presupposti. Se infatti di recente la storiografia internazionale ha puntato l’attenzione soprattutto sulle categorie di celebrità e carisma come meccanismi di governo e legittimazione tra tardo XVIII e XIX secolo5, in questa sede si invita a riscoprire il ruolo politico dei saperi, anticipatori dell’odierna nozione di «competenza». Per farlo, si è scelto di concentrarsi sulla penisola italiana, considerata come spazio crocevia di sollecitazioni transazionali e come vivace laboratorio di innovazione, in cui poter vagliare ipotesi, che in futuri progetti potranno essere estese anche ad altre aree geografiche in ottica comparativa.

Governare il consenso. Il ruolo politico dei saperi in Italia (1789-1870)

Giulia Delogu
;
Alessandro Bonvini;Cecilia Carnino;
2024-01-01

Abstract

Il progetto PRIN 2022 Governare il consenso. Il ruolo politico dei saperi in Italia (1789- 1870) ha preso le mosse da una serie di domande circa le trasformazioni che interessano lo spazio atlantico nel tornante tra Sette e Ottocento3. La questione di partenza è stata: come si navigano gli scenari politici aperti dalla stagione rivoluzionaria? Al centro del progetto vi è il consenso, concetto ormai imprescindibile in sistemi politici attraversati da sempre più decise aspirazioni costituzionali e democratiche e che, dunque, richiedono alla classe politica un dialogo con i cittadini, chiamati a legittimare con la loro approvazione i ceti dirigenti4. A fianco del consenso, vi sono i saperi: è su questo binomio che il gruppo di ricerca ha delineato i propri presupposti. Se infatti di recente la storiografia internazionale ha puntato l’attenzione soprattutto sulle categorie di celebrità e carisma come meccanismi di governo e legittimazione tra tardo XVIII e XIX secolo5, in questa sede si invita a riscoprire il ruolo politico dei saperi, anticipatori dell’odierna nozione di «competenza». Per farlo, si è scelto di concentrarsi sulla penisola italiana, considerata come spazio crocevia di sollecitazioni transazionali e come vivace laboratorio di innovazione, in cui poter vagliare ipotesi, che in futuri progetti potranno essere estese anche ad altre aree geografiche in ottica comparativa.
2024
111
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