Per diversi decenni gran parte degli specialisti della mantica antica (ad es. Fontenrose, Roux etc.) hanno relegato la Sibilla a doppione mitico della figura storica della Pizia, esclusivamente sulla base delle fonti letterarie e filosofiche. Grazie al I° Convegno di Macerata (1994) ideato da Ileana Chirassi, è emersa la ricchezza e la complessità di una figura – la Sibilla – che attraverso i secoli è presente nelle più svariate tipologie di fonti nonché in relazione a ruoli, funzioni, modalità divinatorie anche molto diverse tra loro. A partire da questa cornice ampia e articolata, scopo di questo intervento è quello di proporre alla discussione un’inedita prospettiva metodologica interdisciplinare che renda conto dell’interazione dinamica tra fonti testuali, fonti iconografiche e realia. A tal fine nello specifico Sibille: immagini e categorie Nuovi interrogativi metodologici l’analisi interdisciplinare, in una nuova prospettiva interrogativa, verterà sulla peculiare compresenza di testi e immagini quale tratto distintivo della Sibilla e delle Sibille in tre contesti storicamente contigui nel Mediterraneo antico, inclusa l’epoca del primo incontro/scontro fra politeismo e monoteismo: dalle rare monete greco-orientali ove viene definita Thea Sibylla alle testualità di frammenti dei Libri Sibillini e ad esempi tratti dall’opera giudeo–cristiana degli Oracoli Sibillini, nonché alle rappresentazioni testuali e iconografiche del primo cristianesimo.
Sibille: immagini e categorie. Nuovi interrogativi metodologici
Sabina Crippa
2025-01-01
Abstract
Per diversi decenni gran parte degli specialisti della mantica antica (ad es. Fontenrose, Roux etc.) hanno relegato la Sibilla a doppione mitico della figura storica della Pizia, esclusivamente sulla base delle fonti letterarie e filosofiche. Grazie al I° Convegno di Macerata (1994) ideato da Ileana Chirassi, è emersa la ricchezza e la complessità di una figura – la Sibilla – che attraverso i secoli è presente nelle più svariate tipologie di fonti nonché in relazione a ruoli, funzioni, modalità divinatorie anche molto diverse tra loro. A partire da questa cornice ampia e articolata, scopo di questo intervento è quello di proporre alla discussione un’inedita prospettiva metodologica interdisciplinare che renda conto dell’interazione dinamica tra fonti testuali, fonti iconografiche e realia. A tal fine nello specifico Sibille: immagini e categorie Nuovi interrogativi metodologici l’analisi interdisciplinare, in una nuova prospettiva interrogativa, verterà sulla peculiare compresenza di testi e immagini quale tratto distintivo della Sibilla e delle Sibille in tre contesti storicamente contigui nel Mediterraneo antico, inclusa l’epoca del primo incontro/scontro fra politeismo e monoteismo: dalle rare monete greco-orientali ove viene definita Thea Sibylla alle testualità di frammenti dei Libri Sibillini e ad esempi tratti dall’opera giudeo–cristiana degli Oracoli Sibillini, nonché alle rappresentazioni testuali e iconografiche del primo cristianesimo.I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.