Nel corso del Novecento italiano il concetto di “modernismo” è servito soprattutto, con alcune eccezioni, per fare riferimento al movimento di riforma religiosa caratterizzante, a inizio 20° secolo, alcuni settori delle gerarchie ecclesiastiche e alcuni intellettuali, laici ma cattolici, che operavano all’unisono con queste. Solo nel corso degli ultimi dieci anni il medesimo concetto, seguendo un uso già canonizzato nel dibattitto anglofono, si è spostato a significare quel variegato panorama letterario che, dominato dai nomi di James Joyce, Marcel Proust, Virginia Woolf, Thomas Mann, Luigi Pirandello, ecc., si distinse non solo per l’introduzione di alcune fondanti innovazioni formali, ma anche per il suo consapevole operare all’interno di quella svolta epistemologica, di matrice nietzschiana, che considera in dissolvenza la possibilità, da parte del soggetto, di conferire un senso oggettivo a un reale fattosi molteplice e fluido (dominato da interpretazioni non riconducibili a un modello unitario). In questo articolo sosterrò la possibilità di tornare a intendere il modernismo religioso e quello letterario-culturale come aspetti di un medesimo fenomeno, vale a dire, per l’appunto, come momenti della medesima svolta epistemologica
Modernismo culturale e modernismo religioso: due aspetti del medesimo fenomeno
Mimmo Cangiano
2025-01-01
Abstract
Nel corso del Novecento italiano il concetto di “modernismo” è servito soprattutto, con alcune eccezioni, per fare riferimento al movimento di riforma religiosa caratterizzante, a inizio 20° secolo, alcuni settori delle gerarchie ecclesiastiche e alcuni intellettuali, laici ma cattolici, che operavano all’unisono con queste. Solo nel corso degli ultimi dieci anni il medesimo concetto, seguendo un uso già canonizzato nel dibattitto anglofono, si è spostato a significare quel variegato panorama letterario che, dominato dai nomi di James Joyce, Marcel Proust, Virginia Woolf, Thomas Mann, Luigi Pirandello, ecc., si distinse non solo per l’introduzione di alcune fondanti innovazioni formali, ma anche per il suo consapevole operare all’interno di quella svolta epistemologica, di matrice nietzschiana, che considera in dissolvenza la possibilità, da parte del soggetto, di conferire un senso oggettivo a un reale fattosi molteplice e fluido (dominato da interpretazioni non riconducibili a un modello unitario). In questo articolo sosterrò la possibilità di tornare a intendere il modernismo religioso e quello letterario-culturale come aspetti di un medesimo fenomeno, vale a dire, per l’appunto, come momenti della medesima svolta epistemologicaFile | Dimensione | Formato | |
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