Tutto ciò che esiste, in quanto esiste, è buono. Su questa tesi, di origine agostiniana, convergono Severino Boezio e Tommaso d’Aquino. I due autori, tuttavia, non sembrano concordare sullo statuto ontologico da attribuire alla bontà dell’ente. Per Boezio, il mondo è buono perché creato dal Sommo Bene, che è Dio: l’ente creato è buono in quanto creato. Per Tommaso, invece, il concetto stesso di essere implica quello di bene: l’ente creato è buono in quanto ente. Il saggio si propone di esaminare il confronto tra queste due prospettive.
La bontà della creatura fra Boezio e Tommaso d’Aquino
Valentino Pellegrino
2024-01-01
Abstract
Tutto ciò che esiste, in quanto esiste, è buono. Su questa tesi, di origine agostiniana, convergono Severino Boezio e Tommaso d’Aquino. I due autori, tuttavia, non sembrano concordare sullo statuto ontologico da attribuire alla bontà dell’ente. Per Boezio, il mondo è buono perché creato dal Sommo Bene, che è Dio: l’ente creato è buono in quanto creato. Per Tommaso, invece, il concetto stesso di essere implica quello di bene: l’ente creato è buono in quanto ente. Il saggio si propone di esaminare il confronto tra queste due prospettive.File in questo prodotto:
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