Uno studio recente (Alberani 2024) ha messo in luce il significativo aumento di interesse per la letteratura portoghese che si registrò in Italia a partire dagli ultimi decenni dell’Ottocento. Sulla base di questo studio e di mie ricerche di archivio, che mi hanno permesso di rinvenire l’esistenza della traduzione italiana, ancorché solo abbozzata, del romanzo di Júlio Dinis As Pupilas do Senhor Reitor, nel presente articolo propongo un raffronto fra tale traduzione e quella di Amor de Perdição di Camilo Castelo Branco, che risultano essere le prime due opere in prosa narrativa tradotte dal portoghese in italiano, nonché le uniche pubblicate nell’Ottocento. Pur trattandosi di un corpus minimo, esso consente cionondimeno di analizzare in chiave contrastiva i rapporti (e gli scostamenti) fra i testi originali e i rispettivi testi tradotti, nonché di individuarne alcune possibili costanti. L’obiettivo dell’analisi proposta è quello di definire le caratteristiche salienti di tali ‘prodromi’ ottocenteschi di letteratura portoghese in prosa tradotta in italiano, come tassello indispensabile di una storia della letteratura portoghese tradotta in Italia ancora in buona parte da scrivere.
Prodromi ottocenteschi del romanzo portoghese tradotto in Italia
Alice Girotto
In corso di stampa
Abstract
Uno studio recente (Alberani 2024) ha messo in luce il significativo aumento di interesse per la letteratura portoghese che si registrò in Italia a partire dagli ultimi decenni dell’Ottocento. Sulla base di questo studio e di mie ricerche di archivio, che mi hanno permesso di rinvenire l’esistenza della traduzione italiana, ancorché solo abbozzata, del romanzo di Júlio Dinis As Pupilas do Senhor Reitor, nel presente articolo propongo un raffronto fra tale traduzione e quella di Amor de Perdição di Camilo Castelo Branco, che risultano essere le prime due opere in prosa narrativa tradotte dal portoghese in italiano, nonché le uniche pubblicate nell’Ottocento. Pur trattandosi di un corpus minimo, esso consente cionondimeno di analizzare in chiave contrastiva i rapporti (e gli scostamenti) fra i testi originali e i rispettivi testi tradotti, nonché di individuarne alcune possibili costanti. L’obiettivo dell’analisi proposta è quello di definire le caratteristiche salienti di tali ‘prodromi’ ottocenteschi di letteratura portoghese in prosa tradotta in italiano, come tassello indispensabile di una storia della letteratura portoghese tradotta in Italia ancora in buona parte da scrivere.File | Dimensione | Formato | |
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