Il volume, accompagnato dalle conclusioni di Giancarlo Mazzoli, raccoglie gli atti della X edizione del convegno internazionale, a cadenza biennale, tenutosi a Venezia il 17-18 ottobre 2023. Vent’anni di discussioni e di preziose acquisizioni sulla cultura letteraria della cosiddetta tarda antichità impongono un ripensamento delle premesse, delle ipotesi e dei procedimenti dell’indagine, a cominciare dal concetto stesso di tarda antichità e dell’ambito cronologico dentro cui questa si collocherebbe. Il ‘riuso dei testi’ è connaturato al ‘mestiere letterario’ di ogni età. La ‘memoria’ è elemento dinamico e fondativo di ogni sperimentazione letteraria e dell’innovazione delle forme ‘classiche’, all’interno di un repertorio (mitologico e poetico indifferentemente pagano o cristiano) mai dismesso; tracce e modelli interagiscono e si fondono in funzione di domande e urgenze sempre nuove. Se per esistere il tardoantico ha bisogno dell’antico, e viceversa, questo avviene nel flusso articolato e ininterrotto della storia culturale, e nella ‘transizione’ (così difficoltosa da definire e circoscrivere) si realizza il processo, consapevole, della tradizione.

IL CALAMO DELLA MEMORIA. RIUSO DI TESTI E MESTIERE LETTERARIO NELLA TARDA ANTICHITÀ (X-2023)

Martina Venuti
2024-01-01

Abstract

Il volume, accompagnato dalle conclusioni di Giancarlo Mazzoli, raccoglie gli atti della X edizione del convegno internazionale, a cadenza biennale, tenutosi a Venezia il 17-18 ottobre 2023. Vent’anni di discussioni e di preziose acquisizioni sulla cultura letteraria della cosiddetta tarda antichità impongono un ripensamento delle premesse, delle ipotesi e dei procedimenti dell’indagine, a cominciare dal concetto stesso di tarda antichità e dell’ambito cronologico dentro cui questa si collocherebbe. Il ‘riuso dei testi’ è connaturato al ‘mestiere letterario’ di ogni età. La ‘memoria’ è elemento dinamico e fondativo di ogni sperimentazione letteraria e dell’innovazione delle forme ‘classiche’, all’interno di un repertorio (mitologico e poetico indifferentemente pagano o cristiano) mai dismesso; tracce e modelli interagiscono e si fondono in funzione di domande e urgenze sempre nuove. Se per esistere il tardoantico ha bisogno dell’antico, e viceversa, questo avviene nel flusso articolato e ininterrotto della storia culturale, e nella ‘transizione’ (così difficoltosa da definire e circoscrivere) si realizza il processo, consapevole, della tradizione.
2024
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10278/5082244
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