Perniola egizio. Del buon uso dell'enigma in filosofia

Perniola, an Egyptian. The good use of the enigma in philosophy This article explores the structural role of the reflection on the aesthetics of Ancient Egypt, as well as of Egypt-related metaphors and similes, within the work of Mario Perniola. The author argues that Perniola’s conception of Egypt stands as an open alternative to the traditional Platonic, Christian and Hegelian way of dealing with it as a kind of pre-history of Western civilization. On the contrary, Egyptian art is considered by Perniola as the starting point of a permanent current within Western aesthetics, therefore as an aspect of the aesthetics of contemporary art itself and society (Egyptian moment). The article thus analyzes Perniola’s characterization of an array of contemporary aesthetic phenomena (the neo-ancient, the sex appeal of the inorganic, etc.) through the lenses of their “Egyptian” dimension and philosophical meaning of the enigma.

L’articolo esplora il ruolo strutturale della riflessione sull’estetica dell'Antico Egitto, così come delle metafore e delle similitudini legate all’Egitto, all’interno dell’opera di Mario Perniola. L’autore sostiene che la concezione dell’Egitto di Perniola si pone come un’alternativa aperta rispetto al modo tradizionale, platonico, cristiano ed hegeliano, di trattare la cultura egizia come una sorta di preistoria della civiltà occidentale. Al contrario, l’arte egizia è considerata da Perniola come il punto di partenza di una corrente permanente all’interno dell’estetica occidentale, quindi come un aspetto dell’estetica dell'arte contemporanea stessa e della società (momento egiziano). L’articolo analizza quindi la caratterizzazione di una serie di fenomeni estetici contemporanei (il neo-antico, il sex appeal dell'inorganico, ecc.) visti attraverso le lenti della loro dimensione "egizia" e mediante il significato filosofico dell’enigma.