IL RUOLO DELL'ASSEMBLEA DEI SOCI NEI PROCESSI RISTRUTTURATIVI DELL'IMPRESA IN CRISI ALLA LUCE DEL D.LGS. N.83/2022

Il 15 luglio 2022 è entrato in vigore il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza. Il presente lavoro intende offrire un contributo volto ad approfondire il ruolo e le funzioni dell’assemblea (specialmente di s.p.a.) nella fase c.d. crepuscolare (c.d. twilight zone) nel tentativo di individuare un filo conduttore nell’ambito dei nuovi “quadri di ristrutturazione” previsti dalla disciplina riformata. A suscitare un certo interesse è in particolare l’art. 120-bis ss. CCII che, in maniera del tutto inedita, ha completamente sottratto ai soci ogni potere deliberativo in ordine all’accesso agli strumenti di soluzione della crisi, alla predisposizione della proposta e delle condizioni di un piano che potrebbe, peraltro, ben prevedere il compimento di operazioni straordinarie norma. Nel contempo, però, è prevista la possibilità che vengano costituite vere e proprie classi di soci (fatto anch’esso inedito nel nostro ordinamento) che potranno contendere il “controllo sui processi ristrutturativi” votando insieme alle classi dei creditori sociali le proposte ed i contenuti dei piani predisposti dagli amministratori di società in crisi o insolventi; ovvero farsi essi stessi promotori di proposte concorrenti e alternative con la finalità di conservare un ruolo attivo nella governance della crisi. Si deve, quindi, riflettere sul ruolo dell’assemblea nella corporate governance – anche nella prospettiva posta dal CCII – e sui rapporti tra organo assembleare ed organo di gestione che sembrano oggi destinati ad essere ripensati in funzione della predisposizione di un’organizzazione di impresa “sostenibile” ed adeguata anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi e nell’ottica del perseguimento della continuità aziendale mente rimesse all’esclusiva competenza dell’assemblea straordinaria.