In questo studio intendo chiarire come si formano nascono i segni nome e fornire lettura per interpretare l’origine di alcuni segni nome nella LIS, che io chiamo “iconografici”. Il presente contributo nasce dall’osservazione dei segni nome delle persone che vivono nelle comunità dei sordi, coniugata al mio interesse per la storia dell’arte, e si concentra sui nomi che chiamo “iconografici”, la cui origine cioè va individuata nella iconografia sacra. Le notizie raccolte provengono da informanti sordi, ex-frequentanti di istituti per sordomuti, soprattutto provenienti dal sud Italia. Nel primo paragrafo tenterò di chiarire i tratti essenziali della lingua italiana dei segni e quali sono le principali differenze dalle lingue orali. Successivamente chiarirò il significato di segno nome; in secondo luogo, seguendo studi già condotti in proposito (Russo 1997; Peruzzi, Rossini, Russo, Volterra 2000), esporrò in generale i meccanismi di attribuzione dei segni nome, perché non si debba parlare di soprannomi, bensì di segni nome veri e propri. Farò alcune considerazioni sulla definizione di segno nome arbitrario e segno nome descrittivo e dimostrerò infine come questi meccanismi di attribuzione dei segni nome considerati descrittivi operino anche nel caso dei segni nome “iconografici” che sono considerati invece arbitrari. Infine puntualizzerò perché definisco ‘iconografici’ i segni nome che Russo chiama “tipici” distinguendoli però da altri la cui origine iconografica non è chiarissima a causa di varie influenze che essi hanno subito nel tempo, ma che hanno comunque un legame con la tradizione agiografica.
I segni nome nella tradizione e nella cultura della comunità dei sordi italiana
Carmela Bertone
2002-01-01
Abstract
In questo studio intendo chiarire come si formano nascono i segni nome e fornire lettura per interpretare l’origine di alcuni segni nome nella LIS, che io chiamo “iconografici”. Il presente contributo nasce dall’osservazione dei segni nome delle persone che vivono nelle comunità dei sordi, coniugata al mio interesse per la storia dell’arte, e si concentra sui nomi che chiamo “iconografici”, la cui origine cioè va individuata nella iconografia sacra. Le notizie raccolte provengono da informanti sordi, ex-frequentanti di istituti per sordomuti, soprattutto provenienti dal sud Italia. Nel primo paragrafo tenterò di chiarire i tratti essenziali della lingua italiana dei segni e quali sono le principali differenze dalle lingue orali. Successivamente chiarirò il significato di segno nome; in secondo luogo, seguendo studi già condotti in proposito (Russo 1997; Peruzzi, Rossini, Russo, Volterra 2000), esporrò in generale i meccanismi di attribuzione dei segni nome, perché non si debba parlare di soprannomi, bensì di segni nome veri e propri. Farò alcune considerazioni sulla definizione di segno nome arbitrario e segno nome descrittivo e dimostrerò infine come questi meccanismi di attribuzione dei segni nome considerati descrittivi operino anche nel caso dei segni nome “iconografici” che sono considerati invece arbitrari. Infine puntualizzerò perché definisco ‘iconografici’ i segni nome che Russo chiama “tipici” distinguendoli però da altri la cui origine iconografica non è chiarissima a causa di varie influenze che essi hanno subito nel tempo, ma che hanno comunque un legame con la tradizione agiografica.File | Dimensione | Formato | |
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