"Convivenza prematrimoniale" (e preunionale): una nuova fattispecie di convivenza?

Per le Sezioni unite della Cassazione l’entita` dell’assegno divorzile dovuto all’ex coniuge o all’ex unito/a deve computare, ai fini della determinazione della componente compensativo-perequativa dell’assegno eventualmente loro spettante, anche i sacrifici e le rinunce affrontati a beneficio del rapporto familiare nella fase della convivenza prematrimoniale o preunionale, suggellata in un secondo momento dal vincolo istituzionale, ma già in partenza permeata dello spirito che lo anima. A questa specifica fattispecie di convivenza viene così attribuito autonomo rilievo ai fini del riconoscimento della tutela dell’apporto endofamiliare prestato dal coniuge/unito debole già in tale fase della vita familiare, e in senso più ampio ogni qual volta ai fini della solidarietà post-coniugale e agli altri fini previdenziali si renda opportuno valorizzare l’effettiva durata della comunanza di vita della coppia, che non si esaurisce nella mera durata del matrimonio.