Il saggio passa in rassegna alcuni fra i primi volgarizzamenti cinquecenteschi dal “corpus Theocriteum” (testi di Trissino, Alamanni, Amomo, Muzio, Varchi, Caro), valutando il funzionamento dell’endecasillabo sciolto come metro traduttivo in rapporto con l’esametro. In particolare, si verifica quali siano gli elementi strutturanti, di carattere retorico o fonico, che sopperiscono in qualche misura all’abbandono della rima e si tenta di stabilire fino a che punto tali caratteristiche siano peculiarità dei singoli autori o costituiscano invece un sistema condiviso.
L'endecasillabo sciolto come metro traduttivo del "corpus Theocriteum" nel Cinquecento
Davoli Francesco
2022-01-01
Abstract
Il saggio passa in rassegna alcuni fra i primi volgarizzamenti cinquecenteschi dal “corpus Theocriteum” (testi di Trissino, Alamanni, Amomo, Muzio, Varchi, Caro), valutando il funzionamento dell’endecasillabo sciolto come metro traduttivo in rapporto con l’esametro. In particolare, si verifica quali siano gli elementi strutturanti, di carattere retorico o fonico, che sopperiscono in qualche misura all’abbandono della rima e si tenta di stabilire fino a che punto tali caratteristiche siano peculiarità dei singoli autori o costituiscano invece un sistema condiviso.File in questo prodotto:
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