Il contributo si propone di riflettere sul concetto di emancipazione femminile nell'esperienza romana, tra II secolo a.C. e inizio I secolo d.C. Indaga il punto di vista maschile sul ruolo delle donne nella società, ma in primo luogo si adopera a ricostruire la visione che le donne avevano di se stesse. Esso sembra si possa cogliere nelle parole del tribuno Valerio nella sua suasio per l'abrogazione della Lex Oppia ma soprattutto nei discorsi di contenuto politico che tennero le stesse donne: Porcia nel 44 a.C. e Ortensia nel 42 a.C. Ne emerge un quadro per cui l'emancipazione a cui aspiravano le donne romane non corrispondeva alla parità dei diritti e dei doveri con gli uomini, ma al riconoscimento della propria identità di genere e del proprio ruolo nella società, diverso da quello degli uomini.
La parole des matrones. Identité féminine et ‘émancipation’ dans la Rome Républicaine
Rohr Vio, F.
In corso di stampa
Abstract
Il contributo si propone di riflettere sul concetto di emancipazione femminile nell'esperienza romana, tra II secolo a.C. e inizio I secolo d.C. Indaga il punto di vista maschile sul ruolo delle donne nella società, ma in primo luogo si adopera a ricostruire la visione che le donne avevano di se stesse. Esso sembra si possa cogliere nelle parole del tribuno Valerio nella sua suasio per l'abrogazione della Lex Oppia ma soprattutto nei discorsi di contenuto politico che tennero le stesse donne: Porcia nel 44 a.C. e Ortensia nel 42 a.C. Ne emerge un quadro per cui l'emancipazione a cui aspiravano le donne romane non corrispondeva alla parità dei diritti e dei doveri con gli uomini, ma al riconoscimento della propria identità di genere e del proprio ruolo nella società, diverso da quello degli uomini.I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.