Le intermittenze della coscienza. Note a partire da uno scritto raro di Comisso su Svevo

In its first part, the paper aims to explore the relationship between Giovanni Comisso and Italo Svevo by presenting "Colloquio", a lesser known work by Comisso published in «La Fiera Letteraria» after Svevo’s death. The following section deals with Comisso’s reflection on stylistic matters in its early days using as a starting point his critical notes on "La coscienza di Zeno" and Proust’s "Recherche", adding to the contemporary reflections on the same matter by Debenedetti. Lastly, considering Comisso’s notes on the chapter "La morte di mio padre", the paper proposes a new analysis of this episode of Svevo’s "La coscienza" and its thematic reuse in "Gioco d’infanzia".

Il contributo ricostruisce inizialmente il rapporto tra Giovanni Comisso e Italo Svevo, proponendo "Colloquio", uno scritto raro di Comisso apparso su «La Fiera Letteraria» alla morte del triestino. La seconda sezione, a partire da alcune note su "La coscienza di Zeno" affiancate ad altre su "La Recherche", affronta la visione dello stile nel primo Comisso, avvalendosi in particolare delle coeve riflessioni di Debenedetti. Infine, alla luce delle osservazioni di Comisso sul capitolo "La morte di mio padre", viene riletto l’episodio de "La coscienza" e la sua ripresa in "Gioco d’infanzia".