Negli ultimi due decenni si sono succedute diverse crisi economiche e politiche che sembravano ogni volta decretare la fine del sistema di scambi e relazioni produttive internazionali che chiamiamo globalizzazione. In realtà, questo sistema si è finora mostrato più forte e resiliente di quanto i numerosi critici sono soliti ammettere. Nonostante i problemi creati da un sistema di scambi cui non ha corrisposto un adeguato governo politico, le ragioni che ne hanno spinto l’espansione non vengono meno, in particolare il ruolo sempre più pervasivo dell’economia della conoscenza, veicolato dalle tecnologie digitali e dalla crescita degli intangibili. L’articolo prende in considerazione le diverse fasi dei processi di integrazione economica internazionale, discutendo le ragioni del suo rallentamento e i pericoli di un suo brusco arresto. L’obiettivo principale è tuttavia discutere il ruolo giocato dai luoghi nel capitalismo globale della conoscenza, che una lettura superficiale tende a ritenere sempre meno significativo. In base alla discussione di alcuni studi recenti, l’articolo intende invece proporre l’idea che i territori produttivi – città, distretti, spazi metropolitani – siano destinati ad assumere un ruolo sempre più centrale negli sviluppi tecnologici e geo-politici del nostro tempo.
Il valore dei luoghi nella nuova globalizzazione
Giancarlo Corò
2022-01-01
Abstract
Negli ultimi due decenni si sono succedute diverse crisi economiche e politiche che sembravano ogni volta decretare la fine del sistema di scambi e relazioni produttive internazionali che chiamiamo globalizzazione. In realtà, questo sistema si è finora mostrato più forte e resiliente di quanto i numerosi critici sono soliti ammettere. Nonostante i problemi creati da un sistema di scambi cui non ha corrisposto un adeguato governo politico, le ragioni che ne hanno spinto l’espansione non vengono meno, in particolare il ruolo sempre più pervasivo dell’economia della conoscenza, veicolato dalle tecnologie digitali e dalla crescita degli intangibili. L’articolo prende in considerazione le diverse fasi dei processi di integrazione economica internazionale, discutendo le ragioni del suo rallentamento e i pericoli di un suo brusco arresto. L’obiettivo principale è tuttavia discutere il ruolo giocato dai luoghi nel capitalismo globale della conoscenza, che una lettura superficiale tende a ritenere sempre meno significativo. In base alla discussione di alcuni studi recenti, l’articolo intende invece proporre l’idea che i territori produttivi – città, distretti, spazi metropolitani – siano destinati ad assumere un ruolo sempre più centrale negli sviluppi tecnologici e geo-politici del nostro tempo.File | Dimensione | Formato | |
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