Secondo Neemia 8, Ezra avrebbe istituito per mandato del popolo la lettura e spiegazione pubblica della Legge. Per il giudaismo posteriore, e in particolare per la sua versione farisaica e poi rabbinica, egli divenne quindi una figura pressoché mitica di nuovo Mosè e maestro della Legge, e gli fu pseudepigraficamente attribuita la stesura di una nutrita serie di libri. Tra questi, l’ampia apocalisse intitolata Quarto libro di Esdra (o 4 Esdra) è il primo in cui Esdra viene rappresentato principalmente come profeta e destinatario di visioni escatologiche. Il libro ebbe grandissima diffusione tra i cristianesimi orientali della tarda antichità, come testimoniano il grande numero delle traduzioni che ce ne sono pervenute (in latino, armeno, siriaco, georgiano, arabo, ge‘ez, copto) e le citazioni nella letteratura patristica già dalla fine del II sec. (5,35 negli Stromata di Clemente Alessandrino, 3,16). Incluso nella Vulgata, il 4 Esdra fu tramandato con essa fino a esserne espunto dopo il Concilio di Trento nell’edizione Sistina (Roma 1590), venendovi comunque ricollocato in appendice già nell’edizione Sisto-Clementina (Roma 1592).
L’apocalittica dopo il Tempio. Il Quarto libro di Esdra (4 Esdra).
Piero Capelli
2023-01-01
Abstract
Secondo Neemia 8, Ezra avrebbe istituito per mandato del popolo la lettura e spiegazione pubblica della Legge. Per il giudaismo posteriore, e in particolare per la sua versione farisaica e poi rabbinica, egli divenne quindi una figura pressoché mitica di nuovo Mosè e maestro della Legge, e gli fu pseudepigraficamente attribuita la stesura di una nutrita serie di libri. Tra questi, l’ampia apocalisse intitolata Quarto libro di Esdra (o 4 Esdra) è il primo in cui Esdra viene rappresentato principalmente come profeta e destinatario di visioni escatologiche. Il libro ebbe grandissima diffusione tra i cristianesimi orientali della tarda antichità, come testimoniano il grande numero delle traduzioni che ce ne sono pervenute (in latino, armeno, siriaco, georgiano, arabo, ge‘ez, copto) e le citazioni nella letteratura patristica già dalla fine del II sec. (5,35 negli Stromata di Clemente Alessandrino, 3,16). Incluso nella Vulgata, il 4 Esdra fu tramandato con essa fino a esserne espunto dopo il Concilio di Trento nell’edizione Sistina (Roma 1590), venendovi comunque ricollocato in appendice già nell’edizione Sisto-Clementina (Roma 1592).File | Dimensione | Formato | |
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