In queste pagine rifletto sull’importanza della geografia ultramondana del cosiddetto "vtračenyj raj" (“paradiso perduto” in lingua ucraina) nei processi di riorganizzazione del paesaggio emozionale, culturale ed esistenziale delle popolazioni della Zona di Čornobyl'. In queste regioni colpite dalla catastrofe, la retorica del patriottismo locale rappresenta un fenomeno di notevole rilevanza etnografica. Questa narrativa non ha a che vedere con la lealtà allo stato-nazione e alle sue istituzioni. Piuttosto, essa si riferisce a un intenso e intimo senso di attaccamento e filiale devozione verso la “terra nativa” o "ridny kraj". Come intendo dimostrare in questo contributo, tale senso di attaccamento e la nozione stessa di "ridnyj kraj" si riferiscono a una geografia che è tanto mondana quanto extramondana.
Il ‘Paradiso perduto’ della Zona di Alienazione. Temi mitopoietici e uso degli spazi funebri nella Polesia post-Chernobyl’
Matteo Benussi
2014-01-01
Abstract
In queste pagine rifletto sull’importanza della geografia ultramondana del cosiddetto "vtračenyj raj" (“paradiso perduto” in lingua ucraina) nei processi di riorganizzazione del paesaggio emozionale, culturale ed esistenziale delle popolazioni della Zona di Čornobyl'. In queste regioni colpite dalla catastrofe, la retorica del patriottismo locale rappresenta un fenomeno di notevole rilevanza etnografica. Questa narrativa non ha a che vedere con la lealtà allo stato-nazione e alle sue istituzioni. Piuttosto, essa si riferisce a un intenso e intimo senso di attaccamento e filiale devozione verso la “terra nativa” o "ridny kraj". Come intendo dimostrare in questo contributo, tale senso di attaccamento e la nozione stessa di "ridnyj kraj" si riferiscono a una geografia che è tanto mondana quanto extramondana.I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.