Il contributo costituisce un'introduzione alla raccolta di saggi dedicati al tema della ripetizione. In primo luogo sono discussi alcuni nodi concettuali relativi alla ripetizione, con esempi attinti soprattutto all'ambito della linguistica e della retorica. Successivamente sono presentati i saggi contenuti nel volume, afferenti a più settori diversi. La maggior parte dei contributi riguarda le lingue e le letterature antiche e moderne: si va dai composti ripetuti dell'antico indiano fino alle riformulazioni del parlato contemporaneo o alle strategie iterative della poesia in prosa degli anni Duemila. Ma sono presenti anche saggi dedicati alla ripetizione nei linguaggi iconografici e nella musica. Nella presentazione si dà molto spazio alla dimensione semiotica e comunicativa che ha guidato il raggruppamento dei saggi. La divisione, infatti, non è basata primariamente su criteri di tipo disciplinare o cronologico, ma è anzitutto semiotica e pragmatica: si basa cioè perlopiù sul segmento comunicativo all’interno del quale il repetitum opera; per fare un esempio, la ripetizione può avere un ruolo all’interno dello stesso testo/evento comunicativo o può costituire un ponte tra testi/eventi comunicativi diversi.
Repetita iuvant o perseverare diabolicum? Questioni linguistiche, retoriche, culturali
MASTRANTONIO D
2023-01-01
Abstract
Il contributo costituisce un'introduzione alla raccolta di saggi dedicati al tema della ripetizione. In primo luogo sono discussi alcuni nodi concettuali relativi alla ripetizione, con esempi attinti soprattutto all'ambito della linguistica e della retorica. Successivamente sono presentati i saggi contenuti nel volume, afferenti a più settori diversi. La maggior parte dei contributi riguarda le lingue e le letterature antiche e moderne: si va dai composti ripetuti dell'antico indiano fino alle riformulazioni del parlato contemporaneo o alle strategie iterative della poesia in prosa degli anni Duemila. Ma sono presenti anche saggi dedicati alla ripetizione nei linguaggi iconografici e nella musica. Nella presentazione si dà molto spazio alla dimensione semiotica e comunicativa che ha guidato il raggruppamento dei saggi. La divisione, infatti, non è basata primariamente su criteri di tipo disciplinare o cronologico, ma è anzitutto semiotica e pragmatica: si basa cioè perlopiù sul segmento comunicativo all’interno del quale il repetitum opera; per fare un esempio, la ripetizione può avere un ruolo all’interno dello stesso testo/evento comunicativo o può costituire un ponte tra testi/eventi comunicativi diversi.File | Dimensione | Formato | |
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