La relazione sviluppa in forma di testimonianza alcuni motivi ispiratori delle ricerche sulla città compiute da Ennio Concina durante l’attività didattica tra il 1994 e il 1995 presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia. I viaggi di studio a Istanbul e in Tunisia, proposti a complemento facoltativo del corso di Storia dell’Architettura, si propongono di rintracciare alcuni legami a scala mediterranea tra due grandi capitali delle età tardo antica e moderna come Venezia e Costantinopoli, fino a Istanbul ottomana, aprendo nuove ipotesi di ricerca su “Venezia”. Ciò fa capo a una particolare visione della storia, dove la ricerca della “dimensione culturale” converge sulle “strutture urbane”; metodi e strumenti pluridisciplinari mirano a porre in luce una “connessione tra le strutture sociali, economiche, politiche e le strutture formali delle opere”. Gli itinerari di visita convergono nella tesi principale del suo "Dell’Arabico. A Venezia tra Rinascimento e Oriente", secondo la quale i rapporti tra Venezia e il Levante andrebbero colti principalmente entro rapporti di complementarietà, anziché di contrapposizione. La “fenomenologia di città” romano-bizantine, berbere, ottomane e islamiche visitate nell’ambito del Mediterraneo è uno dei paradigmi che consentono un confronto con la città e il territorio lagunare, basato sulla circolazione di modelli di cultura urbana e figurativa.
"Venezia, Costantinopoli bizantina, Istanbul ottomana". I viaggi a Istanbul e in Tunisia.
DORIA, ELENA
2014-01-01
Abstract
La relazione sviluppa in forma di testimonianza alcuni motivi ispiratori delle ricerche sulla città compiute da Ennio Concina durante l’attività didattica tra il 1994 e il 1995 presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia. I viaggi di studio a Istanbul e in Tunisia, proposti a complemento facoltativo del corso di Storia dell’Architettura, si propongono di rintracciare alcuni legami a scala mediterranea tra due grandi capitali delle età tardo antica e moderna come Venezia e Costantinopoli, fino a Istanbul ottomana, aprendo nuove ipotesi di ricerca su “Venezia”. Ciò fa capo a una particolare visione della storia, dove la ricerca della “dimensione culturale” converge sulle “strutture urbane”; metodi e strumenti pluridisciplinari mirano a porre in luce una “connessione tra le strutture sociali, economiche, politiche e le strutture formali delle opere”. Gli itinerari di visita convergono nella tesi principale del suo "Dell’Arabico. A Venezia tra Rinascimento e Oriente", secondo la quale i rapporti tra Venezia e il Levante andrebbero colti principalmente entro rapporti di complementarietà, anziché di contrapposizione. La “fenomenologia di città” romano-bizantine, berbere, ottomane e islamiche visitate nell’ambito del Mediterraneo è uno dei paradigmi che consentono un confronto con la città e il territorio lagunare, basato sulla circolazione di modelli di cultura urbana e figurativa.I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.