L’introduzione di Prutsch espone la distinzione fra “vecchia scuola politica” e “nuova scuola politica”: la prima focalizza l’interesse su grandi decisioni e su eventi chiave, come guerre, conferenze e atti giuridici, ritenuti fondamentali per l’esistenza di Stati e società; la seconda si caratterizza per una relativizzazione del significato delle decisioni e di eventi singoli, per l’estensione della definizione di “attore politico” e per l’utilizzo di un approccio multidisciplinare, comparativo e transazionale. Nell’ambito della “storia politica classica” la storia costituzionale è stato un campo trattato quasi esclusivamente dai giuristi; negli ultimi tempi sono stati intrapresi i primi tentativi di allargare l’accezione del termine “costituzione” considerando la realtà costituzionale nonché le condizioni socio-economiche e culturali e estendendo l’accezione di “attore costituzionale”.
Introduzione. Prospettive e limiti di una “Nuova Storia Costituzionale"
POESIO, Camilla
2010-01-01
Abstract
L’introduzione di Prutsch espone la distinzione fra “vecchia scuola politica” e “nuova scuola politica”: la prima focalizza l’interesse su grandi decisioni e su eventi chiave, come guerre, conferenze e atti giuridici, ritenuti fondamentali per l’esistenza di Stati e società; la seconda si caratterizza per una relativizzazione del significato delle decisioni e di eventi singoli, per l’estensione della definizione di “attore politico” e per l’utilizzo di un approccio multidisciplinare, comparativo e transazionale. Nell’ambito della “storia politica classica” la storia costituzionale è stato un campo trattato quasi esclusivamente dai giuristi; negli ultimi tempi sono stati intrapresi i primi tentativi di allargare l’accezione del termine “costituzione” considerando la realtà costituzionale nonché le condizioni socio-economiche e culturali e estendendo l’accezione di “attore costituzionale”.I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.