Il lavoro autonomo partecipa, come il lavoro subordinato, alla logica del sistema sociale di produzione capitalista. L'ordinamento giuridico ha costruito una falsa nozione di lavoro autonomo, cioè "libero" da vincoli e condizioni eteronome, che non corrisponde alla realtà dei rapporti sociali di produzione. Attraverso una rilettura della formula trinitaria di Marx e del rapporto schiavo-padrone nella lettura di Kojève, l'autore propone una lettura critica del lavoro autonomo e, in una prospettiva weberiana, auspica una progressiva liberazione del lavoro autonomo attraverso il lavoro intellettuale della scienza e della politica.
Una critica del lavoro autonomo
Adalberto Perulli
2022-01-01
Abstract
Il lavoro autonomo partecipa, come il lavoro subordinato, alla logica del sistema sociale di produzione capitalista. L'ordinamento giuridico ha costruito una falsa nozione di lavoro autonomo, cioè "libero" da vincoli e condizioni eteronome, che non corrisponde alla realtà dei rapporti sociali di produzione. Attraverso una rilettura della formula trinitaria di Marx e del rapporto schiavo-padrone nella lettura di Kojève, l'autore propone una lettura critica del lavoro autonomo e, in una prospettiva weberiana, auspica una progressiva liberazione del lavoro autonomo attraverso il lavoro intellettuale della scienza e della politica.File | Dimensione | Formato | |
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