Il danno causato dall’illecita prosecuzione dell’attività d’impresa in seguito all’insorgere di una causa di scioglimento viene quantificato attraverso il metodo dei netti patrimoniali. Tale metodo è generalmente concepito ed applicato con esclusivo riferimento alla configurazione di capitale di liquidazione, secondo il quale il valore dell’attivo che concorre a determinare i netti patrimoniali all’inizio e al termine dell’attività non conservativa è calcolato come sommatoria del valore di liquidazione dei singoli beni aziendali. Tale metodo riflette correttamente il danno subito dal patrimonio sociale solamente nel caso – maggioritario ma non esclusivo – in cui l’unica modalità possibile di liquidazione fosse stata, all’insorgere della causa di scioglimento, quella atomistica. Nel caso invece in cui fosse stata possibile (e preferibile) la liquidazione dell’azienda in continuità è necessario utilizzare il metodo dei netti patrimoniali con configurazione di capitale economico, che consente di quantificare correttamente il danno causato dalla gestione non conservativa valorizzando il mancato esercizio dell’opzione di cedere l’azienda in funzionamento. Il presente contributo discute le caratteristiche e i limiti all’utilizzo di metodo, con particolare riferimento agli oneri probatori e alle attività dello stimatore.
LA QUANTIFICAZIONE DEL DANNO PER INDEBITA PROSECUZIONE DELL'ATTIVITÀ D'IMPRESA: IL METODO DEI NETTI PATRIMONIALI CON CONFIGURAZIONE DI CAPITALE ECONOMICO
Marco Fasan
;
2022-01-01
Abstract
Il danno causato dall’illecita prosecuzione dell’attività d’impresa in seguito all’insorgere di una causa di scioglimento viene quantificato attraverso il metodo dei netti patrimoniali. Tale metodo è generalmente concepito ed applicato con esclusivo riferimento alla configurazione di capitale di liquidazione, secondo il quale il valore dell’attivo che concorre a determinare i netti patrimoniali all’inizio e al termine dell’attività non conservativa è calcolato come sommatoria del valore di liquidazione dei singoli beni aziendali. Tale metodo riflette correttamente il danno subito dal patrimonio sociale solamente nel caso – maggioritario ma non esclusivo – in cui l’unica modalità possibile di liquidazione fosse stata, all’insorgere della causa di scioglimento, quella atomistica. Nel caso invece in cui fosse stata possibile (e preferibile) la liquidazione dell’azienda in continuità è necessario utilizzare il metodo dei netti patrimoniali con configurazione di capitale economico, che consente di quantificare correttamente il danno causato dalla gestione non conservativa valorizzando il mancato esercizio dell’opzione di cedere l’azienda in funzionamento. Il presente contributo discute le caratteristiche e i limiti all’utilizzo di metodo, con particolare riferimento agli oneri probatori e alle attività dello stimatore.File | Dimensione | Formato | |
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