Introduzione Dal 1960 al 1980 al porto di Venezia sono state scaricate 142.000 tonnellate di amianto, la cui movimentazione al porto è svolta unicamente dagli addetti della Compagnia Lavoratori Portuali (CLP), tutti di genere maschile. Il lavoro, impegnativo dal punto di vista fisico, poteva essere sostenuto solo da soggetti di elevata prestanza fisica. Le tipologie di imballaggio e movimentazione dell’amianto sono variate: inizialmente per mezzo di sacchi in juta, poi di carta o plastica; nelle prime fasi la movimentazione era manuale, successivamente attraverso imbragatura e gru. La movimentazione è sempre stata svolta in assenza di sistemi di protezione. L’intensità dell’esposizione non è stata documentata. Obiettivi Valutare la mortalità degli addetti alla movimentazione di amianto al Porto di Venezia in funzione di indici di intensità e probabilità di esposizione sulla base dei dati relativi all’approdo di navi contenenti amianto. Metodi Viene svolto uno studio mortalità sulla coorte degli addetti della CLP, identificati attraverso i Libri Matricola, al lavoro dal 1960, assunti prima del 1992 per almeno 6 mesi. Lo stato in vita è stato ricostruito fino al 31 Dicembre 2017, calcolando Rapporti Standardizzati di Mortalità (RSM) sui tassi della popolazione del Veneto e i relativi Intervalli di Confidenza al 95% (IC 95%). Le informazioni riguardanti le date di carico/scarico di amianto e la relativa quantità scaricata hanno permesso di calcolare indici di probabilità e di intensità di esposizione ad amianto. L’andamento della mortalità per tutte le cause e per le malattie asbesto correlate (mesotelioma e tumore del polmone) viene analizzata per latenza ed indici di esposizione ad amianto. Risultati Sono inclusi nello studio 1892 soggetti dei quali 1109 sono deceduti al termine del follow-up. I valori di RSM per tutte le cause è maggiore dell’atteso (RSM: 1,14; IC 95%: 1,07-1,21), con un deficit di mortalità per malattie cardiovascolari (RSM: 0,89; IC 95%: 0,79-1,00). Vi è un eccesso statisticamente significativo di decessi per tumore primitivo pleurico (26 decessi; RSM,10; IC 95%: 5,95-13,34) e per tumori del polmone (171 decessi; RSM 1,58; IC 95%: 1,35-1,84). Non sono presenti decessi per asbestosi. L’analisi per indici di esposizione ad amianto e latenza conferma la maggior mortalità per tumore primitivo pleurico e tumore del polmone tra i lavoratori più esposti ad amianto. La presenza di 2 decessi per tumore primitivo pleurico con latenza inferiore a 20 anni conferma la presenza di esposizioni riconducibili a precedenti attività lavorative esponenti ad amianto. Conclusioni Lo studio ha permesso di stimare alcuni indici di esposizione basati sulle attività di movimentazione dell’amianto al porto. L’esposizione ad amainto ha influito negativamente sulla mortalità determinando un importante numero di decessi per tumore primitivo pleurico ed un eccesso di mortalità per tumore polmonare.
La mortalità degli addetti alla Compagnia Lavoratori Portuali (CLP) di Venezia e indici di esposizioni ad amianto
Girardi Paolo;
2019-01-01
Abstract
Introduzione Dal 1960 al 1980 al porto di Venezia sono state scaricate 142.000 tonnellate di amianto, la cui movimentazione al porto è svolta unicamente dagli addetti della Compagnia Lavoratori Portuali (CLP), tutti di genere maschile. Il lavoro, impegnativo dal punto di vista fisico, poteva essere sostenuto solo da soggetti di elevata prestanza fisica. Le tipologie di imballaggio e movimentazione dell’amianto sono variate: inizialmente per mezzo di sacchi in juta, poi di carta o plastica; nelle prime fasi la movimentazione era manuale, successivamente attraverso imbragatura e gru. La movimentazione è sempre stata svolta in assenza di sistemi di protezione. L’intensità dell’esposizione non è stata documentata. Obiettivi Valutare la mortalità degli addetti alla movimentazione di amianto al Porto di Venezia in funzione di indici di intensità e probabilità di esposizione sulla base dei dati relativi all’approdo di navi contenenti amianto. Metodi Viene svolto uno studio mortalità sulla coorte degli addetti della CLP, identificati attraverso i Libri Matricola, al lavoro dal 1960, assunti prima del 1992 per almeno 6 mesi. Lo stato in vita è stato ricostruito fino al 31 Dicembre 2017, calcolando Rapporti Standardizzati di Mortalità (RSM) sui tassi della popolazione del Veneto e i relativi Intervalli di Confidenza al 95% (IC 95%). Le informazioni riguardanti le date di carico/scarico di amianto e la relativa quantità scaricata hanno permesso di calcolare indici di probabilità e di intensità di esposizione ad amianto. L’andamento della mortalità per tutte le cause e per le malattie asbesto correlate (mesotelioma e tumore del polmone) viene analizzata per latenza ed indici di esposizione ad amianto. Risultati Sono inclusi nello studio 1892 soggetti dei quali 1109 sono deceduti al termine del follow-up. I valori di RSM per tutte le cause è maggiore dell’atteso (RSM: 1,14; IC 95%: 1,07-1,21), con un deficit di mortalità per malattie cardiovascolari (RSM: 0,89; IC 95%: 0,79-1,00). Vi è un eccesso statisticamente significativo di decessi per tumore primitivo pleurico (26 decessi; RSM,10; IC 95%: 5,95-13,34) e per tumori del polmone (171 decessi; RSM 1,58; IC 95%: 1,35-1,84). Non sono presenti decessi per asbestosi. L’analisi per indici di esposizione ad amianto e latenza conferma la maggior mortalità per tumore primitivo pleurico e tumore del polmone tra i lavoratori più esposti ad amianto. La presenza di 2 decessi per tumore primitivo pleurico con latenza inferiore a 20 anni conferma la presenza di esposizioni riconducibili a precedenti attività lavorative esponenti ad amianto. Conclusioni Lo studio ha permesso di stimare alcuni indici di esposizione basati sulle attività di movimentazione dell’amianto al porto. L’esposizione ad amainto ha influito negativamente sulla mortalità determinando un importante numero di decessi per tumore primitivo pleurico ed un eccesso di mortalità per tumore polmonare.File | Dimensione | Formato | |
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