Il contributo indaga la tematica della buona fede integrativa quale strumento di correzione del contratto da parte del Giudice. Il rapporto tra eteronomia e autonomia privata nell’integrazione del contratto è tornata di particolare rilievo e, anche alla luce del sempre maggior numero delle fonti dell’ordinamento, è fondamentale comprendere se l’art. 1374 c.c. individui un elenco tassativo delle possibili fonti integrative. La questione assume particolare rilievo in relazione alla possibilità o meno di ricondurre la buona fede oggettiva alle fonti di integrazione del contratto e alla possibilità del Giudice di intervenire, correggendolo, sul negozio predisposto dalle parti.
Buona fede integrativa e potere correttivo del giudice
Giulia Travan
2018-01-01
Abstract
Il contributo indaga la tematica della buona fede integrativa quale strumento di correzione del contratto da parte del Giudice. Il rapporto tra eteronomia e autonomia privata nell’integrazione del contratto è tornata di particolare rilievo e, anche alla luce del sempre maggior numero delle fonti dell’ordinamento, è fondamentale comprendere se l’art. 1374 c.c. individui un elenco tassativo delle possibili fonti integrative. La questione assume particolare rilievo in relazione alla possibilità o meno di ricondurre la buona fede oggettiva alle fonti di integrazione del contratto e alla possibilità del Giudice di intervenire, correggendolo, sul negozio predisposto dalle parti.File | Dimensione | Formato | |
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