La storia del telegrafo, a partire dalla prima metà dell'Ottocento, segna lo sviluppo non soltanto del moderno sistema delle comunicazioni ma anche della società europea e internazionale. Proprio a cavallo tra "Secolo lungo" e "Secolo breve", un apparato di conoscenze tecniche e scientifiche, la cui geneaologia risale almeno alla seconda metà del Settecento, disegna una fitta trama di relazioni politiche, sociali e culturali che daranno origine ad un mondo nuovo. Il telegrafo è senza dubbio all'origine della storia dei Media contemporanei, per non dire che ne è innegabile progenitore. Tra Ottocento e Novecento abitudini e stili di vita furono profondamente influenzati dalla presenza di uno strumento così essenziale alla trasmissione di informazioni. L'epopea del telegrafo, e basti pensare alla stagione della posa dei primi cavi sottomarini, racconta una storia fatta di scambi commerciali, culturali, linguistici, politici, affettivi che influenzarono profondamente l'esistenza di milioni di persone in tutto il pianeta, o almeno fin lì dove giungevano i suoi fili di rame, stesi per migliaia di chilometri nelle quattro direzioni cardinali. E' interessante, in ragione di alcuni degli elementi salienti sin qui segnalati intorno a questo rivoluzionario mezzo di comunicazione, individuare alcuni punti-chiave del rapporto tra il telegrafo, dando successivamente sintetico conto anche del telefono e della radio, e la società europea che tra XIX e XX secolo venne travolta, in un certo senso, dalle "meraviglie del mondo" che sembravano preludere ad un futuro ricco di prospettive, nella celebrazione di un costante e inarginabile progresso, e che deflagrò al contrario nella violenza di un Ventesimo secolo dilaniato da due conflitti mondiali. Nella storia e per la storia, quei "media" che oggi sembrano quasi artigianali esperimenti di trasmissione di segnali elettrici, per quanto sofisticati, segnarono l'esistenza di intere generazioni, messe in rete, come si direbbe oggi, da quello che McLuhan ha definito, in un saggio ormai famoso, "ormone sociale", cambiando la percezione stessa dello spazio e del tempo. Un'eccellente fonte, in ultima analisi, per lo studio della storia sociale e, più in generale, di una "world history" che apre scenari ampi ed articolati, quando indagata dal punto di vista dell'evoluzione delle comunicazioni.
Pandaemonium. Il telegrafo elettrico come fonte per lo studio della storia contemporanea
Coglitore M
2016-01-01
Abstract
La storia del telegrafo, a partire dalla prima metà dell'Ottocento, segna lo sviluppo non soltanto del moderno sistema delle comunicazioni ma anche della società europea e internazionale. Proprio a cavallo tra "Secolo lungo" e "Secolo breve", un apparato di conoscenze tecniche e scientifiche, la cui geneaologia risale almeno alla seconda metà del Settecento, disegna una fitta trama di relazioni politiche, sociali e culturali che daranno origine ad un mondo nuovo. Il telegrafo è senza dubbio all'origine della storia dei Media contemporanei, per non dire che ne è innegabile progenitore. Tra Ottocento e Novecento abitudini e stili di vita furono profondamente influenzati dalla presenza di uno strumento così essenziale alla trasmissione di informazioni. L'epopea del telegrafo, e basti pensare alla stagione della posa dei primi cavi sottomarini, racconta una storia fatta di scambi commerciali, culturali, linguistici, politici, affettivi che influenzarono profondamente l'esistenza di milioni di persone in tutto il pianeta, o almeno fin lì dove giungevano i suoi fili di rame, stesi per migliaia di chilometri nelle quattro direzioni cardinali. E' interessante, in ragione di alcuni degli elementi salienti sin qui segnalati intorno a questo rivoluzionario mezzo di comunicazione, individuare alcuni punti-chiave del rapporto tra il telegrafo, dando successivamente sintetico conto anche del telefono e della radio, e la società europea che tra XIX e XX secolo venne travolta, in un certo senso, dalle "meraviglie del mondo" che sembravano preludere ad un futuro ricco di prospettive, nella celebrazione di un costante e inarginabile progresso, e che deflagrò al contrario nella violenza di un Ventesimo secolo dilaniato da due conflitti mondiali. Nella storia e per la storia, quei "media" che oggi sembrano quasi artigianali esperimenti di trasmissione di segnali elettrici, per quanto sofisticati, segnarono l'esistenza di intere generazioni, messe in rete, come si direbbe oggi, da quello che McLuhan ha definito, in un saggio ormai famoso, "ormone sociale", cambiando la percezione stessa dello spazio e del tempo. Un'eccellente fonte, in ultima analisi, per lo studio della storia sociale e, più in generale, di una "world history" che apre scenari ampi ed articolati, quando indagata dal punto di vista dell'evoluzione delle comunicazioni.I documenti in ARCA sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.