"Enim vocata est mamma". Affettività e appartenenza famigliare nell'epigrafia latina

Questo articolo esamina il termine latino ‘mamma’, che è principalmente attestato nelle iscrizioni funerarie e che aveva un significato diverso rispetto alla parola moderna che si usa per indicare una madre. Nel mondo romano ‘mamma’ si riferiva a una figura femminile che rivestiva un ruolo materno nei confronti di un bambino e che, quasi sempre, non ne era la madre vera e propria. Attraverso l’analisi di alcune significative iscrizioni, questo contributo si concentra sulle ragioni dell’esistenza di una simile figura; inoltre, cerca di definirne le caratteristiche, ossia le 'conditiones sine qua non' del suo stretto legame con un bambino e, di conseguenza, di questa relazione reciproca e duratura. In ultimo luogo, esso riconduce la figura della ‘mamma’ alla famiglia romana nel suo significato più ampio, ossia fondata su una rete di relazioni che includono legami non solo di parentela, ma anche di natura emotiva ed educativa. This article examines the Latin term ‘mamma’, which is mainly attested in funerary inscriptions and which had a different meaning from the modern word one uses to indicate a mother. In the Roman world 'mamma' was referred to a female figure who played a maternal role towards a child and, mostly, she was not the proper mother.This contribution focuses on the reasons for the existence of such a figure; moreover, it seeks to pinpoint her features, i.e. the 'conditiones sine qua non' of her close link with a child and, as a consequence, of this mutual and enduring bond. Lastly, it traces back the figure of the ‘mamma’ to the Roman family in its broader meaning, namely based on a web of relations including not only kinship connections but also emotional and educational bonds.