L’attenzione a questa «differenza specifica» (Althusser) porta Cabral a sviluppare un discorso marcatamente antihegeliano, dove i colonizzatori non sono più coloro che hanno portato l’Africa nella storia, ma piuttosto quelli che hanno imposto agli africani di abbandonare la propria storia per seguire gli europei nel loro progresso. Per dirlo con le parole di Apa, Cabral «ha avuto il merito di aprire la strada ad una riflessione teorica che richiama l’attenzione su un tema molto caro ai pensatori africani di oggi come pure agli attuali studi decoloniali, quello dell’urgenza della creazione di nuove epistemologie [...]. Un sapere situato e, in virtù di questo, capace di dialogare dall’Africa con il resto del mondo» (p. 17).
Amílcar Cabral, "Per una rivoluzione africana. Il ruolo della cultura nella lotta per l’indipendenza", Introduzione e cura di Livia Apa, ombre corte 2020
brazzoduro
2020-01-01
Abstract
L’attenzione a questa «differenza specifica» (Althusser) porta Cabral a sviluppare un discorso marcatamente antihegeliano, dove i colonizzatori non sono più coloro che hanno portato l’Africa nella storia, ma piuttosto quelli che hanno imposto agli africani di abbandonare la propria storia per seguire gli europei nel loro progresso. Per dirlo con le parole di Apa, Cabral «ha avuto il merito di aprire la strada ad una riflessione teorica che richiama l’attenzione su un tema molto caro ai pensatori africani di oggi come pure agli attuali studi decoloniali, quello dell’urgenza della creazione di nuove epistemologie [...]. Un sapere situato e, in virtù di questo, capace di dialogare dall’Africa con il resto del mondo» (p. 17).File | Dimensione | Formato | |
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