Amicizia, arte e politica nella biografia del Doceno

Questo contributo si sofferma su un aspetto dell’opera magna vasariana, Le vite, non ancora indagato, attorno alla profonda amicizia che legava l’autore ad uno dei suoi più stretti collaboratori, Cristofano Gherardi, detto il Doceno. Gli studiosi hanno certo da tempo tentato di ricostruire la personalità artistica del pittore biturgense, valutando quanto e in che modo fosse riuscito a raggiungere una propria autonomia all’interno della cerchia vasariana. Ma oltre l’approccio attribuzionistico, gli studi sul Gherardi hanno anche accolto appieno il senso del consolidato binomio Vasari-Gherardi e analizzato i felici esiti della fruttuosa collaborazione tra i due uomini. Tale legame si ripercuote nella stesura delle Vite, in cui la biografia del Gherardi diventa luogo preposto al completamento dell’autobiografia vasariana. Amicizia, arte e politica sono gli argomenti che spiccano nella Vita del Gherardi su cui si propone dunque di riflettere, soprattutto nella loro interconnessione.